08/21 -
PSICOLOGIA DELLE RELAZIONI
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CUSANO MARIA
( programma)
OBIETTIVI DEL CORSO:
- illustrare la principale teoria di riferimento per le relazioni interpersonali.
- Fornire conoscenze in merito allo sviluppo del trauma relazionale precoce e al disturbo post-traumatico complesso, comprese le ripercussioni dello stesso sulle capacità dell’individuo traumatizzato di instaurare sane relazioni;
- Illustrare il ruolo delle credenze cognitive quali pregiudizi e stereotipi nell’espressione dei comportamenti sociali;
- Introdurre il tema della comunicazione interpersonale sottolineandone la persuasività. Colloqui orali e test di autovalutazione per le valutazioni intermedie di tipo non bloccante.
Modalità di valutazione: Prova finale avente l’obiettivo di valutare il raggiungimento degli obiettivi didattici.
OBIETTIVI SPECIFICI DELLA PROVA: Verificare il grado di acquisizione e padronanza della materia in oggetto
Nr. Totale: 16 (2x8 CFU) Descrizione degli otto capitoli del programma: 1) Sistemi Motivazionali Interpersonali 2) I Modelli Operativi Interni e la teoria dell’attaccamento 3) Il Trauma Relazionale precoce 4) Le interazioni sociali: diade, gruppi e società 5) L’interazione con l’altro: Atteggiamenti, stereotipi e pregiudizi 6) La comunicazione interpersonale 7) Bullismo, Cyberbullismo e Mobbing 8) L’interruzione della relazione: l’aggressività distruttiva e il lutto
DIDATTICA EROGATIVA - N. 32 UNITÀ DIDATTICHE (4 X 8 CFU) - N. 16 ORE DI DIDATTICA EROGATIVA (2 X 8 CFU)
DIDATTICA INTERATTIVA - N. 32 UNITÀ DIDATTICHE (4 X 8 CFU) - N. 16 LEZIONI WEB (2 X 8 CFU) - N. 16 ORE LEZIONI STREAMING (2 X 8 CFU) - N. 16 POST SU FORUM DIDATTICO - N. 16 TEST DI AUTOVALUTAZIONE NON BLOCCANTI, CON OTTO DOMANDE CIASCUNO A RISPOSTA MULTIPLA E CON 3 ALTERNATIVE DI RISPOSTA - WEB CONFERENCE: online ogni martedì dalle 20:30 alle 21:30, a partire dal secondo semestre
NUMERO TOTALE E DESCRIZIONE DEGLI INCONTRI IN STREAMING: Nr. Totale: 16 (2 X 8 CFU) Descrizione: gli incontri in streaming sono dedicati ad approfondire alcuni argomenti trattati all’interno degli otto moduli che potrebbero essere meno chiari agli studenti, a rispondere in tempo reale alle loro domande attraverso un confronto costruttivo.
CONOSCENZE E CAPACITA' DI COMPRENSIONE CHE CONSENTONO DI ELABORARE E/O APPLICARE IDEE ORIGINALI SPESSO IN UN CONTESTO DI RICERCA (descrittore di Dublino n. 1) : Lo studio della psicologia delle relazioni consentirà allo studente di incrementare il bagaglio conoscitivo in merito al funzionamento delle relazioni interpersonali, alle eventuali disgregazioni delle stesse e all’instaurarsi dei cicli interpersonali.
COMPETENZE RICHIESTE AL FINE DI APPLICARE LA CONOSCENZA, COMPRENSIONE E ABILITA' NEL RISOLVERE PROBLEMI (descrittore di Dublino n. 2): In seguito all’assimilazione delle teorie, degli studi e delle ricerche effettuate nel campo della psicologia delle relazioni e delle scienze affini, gli studenti potranno sperimentare le conoscenze apprese in numerosi contesti di intervento, tramutando così tali conoscenze in nuove abilità e competenze interpersonali, sul piano personale e lavorativo. Acquisizione del linguaggio tecnico-scientifico che permetterà agli studenti di interfacciarsi, in maniera flessibile, con diversi interlocutori nei vari contesti di interazione. Lo studio della disciplina consentirà allo studente di apprendere le basi dei processi relazionali, le quali potranno essere approfondite autonomamente attraverso un percorso di aggiornamento continuo.
MODALITA' DI SVOLGIMENTO DELL'ESAME: 1) Verifiche di profitto in itinere: Il grado di apprendimento degli studenti è monitorato costantemente attraverso gli strumenti e le metodologie di verifica. In particolare, al fine di rendere fattibile la verifica e la certificazione degli esiti formativi il docente ed il tutor terranno conto del: a. tracciamento automatico delle attività formative da parte del sistema - reporting; b. il monitoraggio didattico e tecnico (a livello di quantità e qualità delle interazioni, di rispetto delle scadenze didattiche, di consegna degli elaborati previsti, ecc.). c. le verifiche di tipo formativo in itinere, anche per l'autovalutazione (p. es. test multiple choice, vero/falso, sequenza di domande con diversa difficoltà, simulazioni, mappe concettuali, elaborati, progetti di gruppo, ecc.); d. l'esame finale di profitto, nel corso del quale si tiene conto e si valorizza il lavoro svolto in rete (attività svolte a distanza, quantità e qualità delle interazioni on line, ecc.). La valutazione, in questo quadro, tiene conto di più aspetti: - . il risultato di un certo numero di prove intermedie (test on line, sviluppo di elaborati, ecc.); - . la qualità e quantità della partecipazione alle attività on line (frequenza e qualità degli interventi monitorabili attraverso la piattaforma); - . i risultati della prova finale. Pertanto i dati raccolti saranno oggetto di valutazione da parte del docente per l'attività di valutazione dello studente 2) Esame: L’accesso all’esame è subordinato al riconoscimento di frequenza, che verrà attestato con l'apposito certificato al momento della prenotazione dell'esame, che attesterà lo svolgimento delle attività didattiche di verifica in itinere e al livello del lavoro svolto nelle varie esercitazioni. L'esame consisterà in un colloquio orale e la votazione sarà espressa in 30/30 L'esame di profitto viene svolto in forma orale. Lo studente riceverà dalla commissione almeno tre domande sugli argomenti descritti nel programma del Corso. L’esame mira a valutare il raggiungimento degli obiettivi didattici. In particolare: a) L’assimilazione delle teorie, degli studi e delle ricerche effettuate nel campo della psicologia delle relazioni e delle scienze affini, b) Acquisizione del linguaggio tecnico-scientifico; c) Apprendimento basi dei processi relazionali
Il raccordo con gli insegnamenti contigui (in particolare, Psicologia dei Cicli di Vita, Scienze Psichiatriche, psicologia sociale) sarà effettuato tramite rimandi agli aspetti teorici e metodologici dei detti insegnamenti, oltre all’evidenziazione dei contributi di tali discipline per la conoscenza e studio del comportamento umano.
( testi)
- Palmonari A., Cavazza N., Rubini M., “Psicologia sociale” Il Mulino, 2°edizione 2012; - Liotti G., “La dimensione interpersonale della coscienza”, Carrocci, 2005.
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M-PSI/05
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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PEDAGOGIA SPECIALE E DELL'INCLUSIONE
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DE GIUSEPPE TONIA
( programma)
Il corso affronta il tema della logica del metodo scientifico e della sua applicazione nelle scienze pedagogiche, in una prospettiva d’empowerment ecologico-sistemico. Si propone di fornire una panoramica disciplinare con approfondimenti epistemologici, ontologici e metodologici, nonché sulle tecniche di applicazione concreta su contesti di ricaduta. Scopo del corso, dunque, è quello di consentire agli studenti di impostare e condurre il lavoro di indagine empirica in pedagogia, con particolare riferimento al disegno di ricerca, per orientare la scelta degli strumenti di raccolta dati, in relazione a tipologie applicative.
Obiettivi del corso sono: 1. Conoscere gli sfondi integratori paradigmatici della ricerca didattica in ambito micro e macro 2. Acquisire il linguaggio disciplinare per padroneggiare contenuti 3. Comprendere gli aspetti epistemologici della ricerca socio-educativa; 4. Conoscere presupposti evolutivi, normativi e metodologico- didattici pedagogici per attivare didattiche per competenze; 5. Acquisire conoscenze di base teorico-metodologiche per progettare e gestire processi formativi, anche in ambienti digitali e telematici; 6. Riconoscere strumenti per competenze per progettare e implementare interventi didattici per competenze con modelli e approcci all’Educational Technology e alla Inclusive Media Education; 7. Conoscere le strutture epistemologiche per progettare e implementare interventi didattici di ricerca didattica 8. Conoscere dal punto di vista epistemologico e metodologico, le specificità e i possibili raccordi della didattica generale con le pedagogie e le altre scienze umane per interventi coordinati in contesti complessi.
Introduzione del corso 1) Paradigmi didattici 2) Complessità e didattiche inclusive 3) Didattiche tras-formative 4) La digitalizzazione nella didattica 5) Inclusive technology per didattiche proattive 6) La tras-formatività nella didattica per competenze 7) I concetti di competenza in didattica 8) Inclusive education e bisogni educativi speciali
Conoscenze e capacità di comprensione richieste che consentono di elaborare e/o applicare idee originali spesso in un contesto di ricerca in termini di risultati attesi (descrittore di Dublino n. 1) Lo studente dovrà: Acquisire conoscenze relative alla distinzione tra le due principali impostazioni di ricerca empirica in educazione (quella nomotetica e quella idiografica) in base alle rispettive prospettive ontologiche di riferimento, agli scopi di una ricerca, alle metodologie; Comprendere le caratteristiche principali di una ricerca empirica, sapendo distinguere come esso varia in base alla strategia di ricerca adottata; Acquisire conoscenze relative alla formulazione e il ruolo degli obiettivi di ricerca, il diverso rapporto tra quadro teorico e rilevazione, struttura dell'operazionalizzazione dei concetti. Competenze richieste al fine di applicare conoscenza, comprensione e abilità nel risolvere problemi in termini di risultati attesi (descrittore di Dublino n. 2) Le conoscenze acquisite dovranno permettere allo studente di acquisire e padroneggiare strumenti dei professionisti dell’educazione – docenti e educatori principalmente e di avvalersi in maniera consapevole dei risultati delle ricerche empiriche nei propri contesti professionali, ma anche adottare un approccio alla professione basato su una logica della ricerca.
Modalità di svolgimento: Nr. Totale: 64 (8 moduli da 8 videolezioni ciascuno).
DIDATTICA EROGATIVA - N. 64 VIDEOLEZIONI ON-LINE (N. 8 UNITA’ D’APPRENDIMENTO– DELLA DURATA DI DUE ORE PER OGNI CFU) - DIDATTICA INTERATTIVA DIDATTICA INTERATTIVA N. 2 LEZIONI INTERATTIVE PER CFU N. 5 DISCUSSIONI TEMATICHE SUL FORUM DIDATTICO (TOPIC) E N. 2 POST PER CFU COME DAL LINEE GUIDA SULLA DIDATTICA DEL PQA N. 2 E-TIVITY OGNI 5 CFU N. 2 TEST PER OGNI CFU CON 8 DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA
Modalità di verifiche di profitto in itinere Colloqui orali, esercitazioni in aula e test di autovalutazione per le valutazioni intermedie, attività di gruppo.
Nel corso della prova finale, lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito piena padronanza dei contenuti disciplinari. L'esame di profitto viene svolto in forma orale e mira a valutare il raggiungimento degli obiettivi didattici. Particolarmente apprezzata, anche in considerazione degli obiettivi didattici prefissati, sarà la padronanza d’approccio metacognitivo allo studio, con metodo competente e collaborativo espresso in: Capacità traspositive esperenziali con inquadramenti epistemologici; Padronanza critico-riflessivo per problematizzare, interconnettere prospettive teoriche e prassiche, con ottimizzazione consapevole delle conoscenze apprese. Padronanza dei fondamenti epistemologici e metodologici in un’ottica d’empowerment ecologico sistemico cala cedi favorire il valore sociale di una cultura della valutazione.
Calendario attività: Lezioni interattive secondo semestre: Lunedì: ore 10,15/11 dal 6/02/2023 al 27/03/23; lunedì: ore 13,15/14,00 dal 6/02/2023 al 27/03/23; e-tivity n. 1 per data: 27/02/23 e 27/03/23
Ricevimenti in presenza: giovedì 9,30- 10,30 Ricevimenti on line: giovedì ore 18,15-19,15.
( testi)
Corona F.& De Giuseppe T. (2020). Prosocialità, tecnologie inclusive e progettazione universale nei disturbi specifici dell’apprendimento Avellino Il Papavero De Giuseppe T. (2016). Bisogni educativi speciali: empowerment e didattiche divergenti per decostruirne la complessità. Avellino: Il Papavero De Giuseppe T. (2017). La media education didattiche trasformative e cultura pedagogica inclusiva nell’economia della formazione continua. Avellino: Il Papavero De Giuseppe T. (2020). FLIPPED INCLUSION. l’impianto teoretico tra bisogni emergenti e prospettive epistemologiche. Roma: Aracne De Giuseppe T. (2020). FLIPPED INCLUSION Computational Thinking e fenomenologie trasformative nella Società Della Conoscenza. Avellino Il PapaveroDemetrio D. (1992). Micropedagogia. La ricerca qualitativa in educazione. Firenze: La Nuova Italia. Trinchero R. (2002). Manuale di ricerca educativa. Milano: Franco Angeli. Cecconi L. (2002). La ricerca qualitativa in educazione. Roma: Franco Angeli. Montalbetti K., & Lisimberti C. (2015). Ricerca e professionalità educativa. Risorse e strumenti. Lecce-Brescia: Pensa Multimedia, Corbetta P. (2003). La ricerca sociale: metodologia e tecniche. I. I paradigmi riferimento. Bologna: Il Mulino. Chappuis J. (2014). Seven Strategies of Assessment for Learning. A Study Guide from Pearson Assessment Training Institute. Oregon: Pearson Assessment Training Institute Portland. Marradi A. (2007). Metodologia delle scienze sociali. Bologna: Il Mulino. Weinbaum E. (2008). Learning about assessment: An evaluation of a ten-state effort to build assessment capacity in high schools. Philadelphia: Consortium for Policy Research in Education, University of Pennsylvania. Chappuis J. (2007). Learning team facilitator handbook. Portland, OR: Educational Testing Service. Black P., & Wiliam D. (1998). Assessment and classroom learning. Educational Assessment: Principles, Policy and Practice, 5(1), 7–74. Crooks T.J. (1988). The impact of classroom evaluation on students. Review of Educational Research, 58(4), 438–481
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M-PED/03
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
Gruppo opzionale:
Insegnamenti a scelta 8CFU II anno - (visualizza)
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08/26 -
PSICOLOGIA DELLE DIPENDENZE
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TAGLIAFERRO GIOVANNI
( programma)
Obiettivi formativi 1. Padronanza delle conoscenze delle principali teorie sulla dipendenza patologica; dei più importanti quadri di dipendenza, della loro classificazione secondo la moderna nosografia, delle loro relazioni con la patologia psichiatrica nel problema della "doppia diagnosi"; dei diversi modelli d'intervento, individuale e di comunità, con particolare riguardo a quelli d'interesse per lo psicologo clinico e della loro applicazione nei Servizi Pubblici e del Privato Sociale. 2. Comprensione dei concetti avanzati di uso, abuso, dipendenza patologica, craving, astinenza, tolleranza, tossicodipendenza, dipendenze comportamentali, new addiction, doppia diagnosi. 3. Capacità di usare conoscenze e concetti sopra enunciati per ragionare sulle problematiche riguardanti l'inquadramento diagnostico delle varie forme di dipendenza; la diagnosi differenziale tra uso, abuso e le varie tipologie di dipendenza; l’indicazione rispetto ai trattamenti con le maggiori evidenze empiriche in relazione alla valutazione bio-psico-sociale del soggetto; l’approccio al trattamento integrato della tossicodipendenza, delle dipendenze comportamentali e della "doppia diagnosi".
Programma del corso Introduzione al problema delle dipendenze e teorie sulla genesi delle dipendenze. Verranno esposti con esempi clinici i concetti di: uso, abuso, dipendenza, craving, astinenza, tolleranza, tossicodipendenza e dipendenze comportamentali, doppia diagnosi. Nosografia e clinica. Principali quadri di abuso e dipendenza delle sostanze psicoattive (eroina, cocaina, amfetamine, cannabinoidi, smart drugs, farmaci), con la descrizione degli effetti di queste sostanze sull'individuo, delle differenti interazioni con le caratteristiche di personalità dei soggetti tossicodipendenti, delle modalità di approccio al lavoro clinico con tali soggetti. Il programma proseguirà con un approfondimento sulle nuove forme di dipendenza comportamentale (gioco d'azzardo patologico, dipendenze da internet, dipendenze affettive e da sesso, da lavoro, da sport, ecc.). Modelli di intervento. Verranno esaminati brevemente gli strumenti farmacologici di cura, con particolare riguardo ai farmaci sostitutivi. Si proseguirà con una più approfondita descrizione dei modelli psicologici e psicoterapeutici d'intervento, da quelli individuali fino ai modelli comunitari.
Numero totale e descrizione delle unità didattiche Nr. Totale: 32 (4 x 8 CFU) Descrizione degli otto capitoli del programma: 1) Introduzione generale e definizione di dipendenza 2) Neurobiologia della dipendenza. Compulsività e impulsività. 3) GAP: Gioco d’azzardo patologico. 4) IAD: dipendenza patologica da Internet. 5) Cyberdipendenza, porno dipendenza, sex addiction 6) Dipendenza affettiva 7) Dipendenza da sostanze 8) Dipendenza da cibo, lavoro, attività fisica Organizzazione della didattica (lezioni, laboratorio etc) DIDATTICA EROGATIVA - N. 16 ORE VIDEOLEZIONI ON-LINE DIDATTICA INTERATTIVA - N. 16 ORE LEZIONI IN STREAMING (5 THREAD CON 5 TOPIC) - N. 16 POST SU FORUM - N. 16 TEST A RISPOSTA MULTIPLA CON 8 DOMANDE CIASCUNO NON BLOXCCANTI
Modalità di verifiche di profitto in itinere Colloqui orali, esercitazioni in aula e test di autovalutazione per le valutazioni intermedie. Modalità di valutazione: Nel corso della prova finale, lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito piena padronanza della materia. L'esame di profitto viene svolto in forma orale e mira a valutare il raggiungimento degli obiettivi didattici. Particolarmente apprezzata, anche in considerazione degli obiettivi didattici prefissati, la capacità dello studente di applicare la prospettiva teorica a casi concreti. Obiettivi specifici della prova: Verificare il grado di approfondimento nello studio delle metodologie e degli strumenti operativi relativi alla diagnosi precoce e trattamento delle dipendenze.
Conoscenze e capacità di comprensione richieste che consentono di elaborare e/o applicare idee originali spesso in un contesto di ricerca in termini di risultati attesi (descrittore di Dublino n. 1 e 2 ) Conoscenza e capacità di comprensione - Conoscenza delle linee principali del dibattito teorico e applicativo nell'ambito della psicologia delle dipendenze con particolare riferimento ai suoi elementi costitutivi (diagnosi, clinica e terapia della tossicodipendenza e delle dipendenze comportamentali) - capacità di distinzione e confronto fra le differenti dipendenze da sostanze e dipendenze comportamentali Conoscenza e capacità di comprensione applicate - Conoscenza e comprensione dei concetti e delle teorie previsti dal corso; - capacità di riconoscere le caratteristiche fondamentali della dipendenza - capacità di analizzare le caratteristiche delle diverse tipologie di dipendenze e i relativi trattamenti Autonomia di giudizio - Capacità di individuare gli indicatori fondamentali per formulare una corretta diagnosi - capacità di indicare le aree fondamentali per un primo colloquio - capacità di saper prospettare ipotesi di trattamento Abilità comunicative - Capacità di leggere e interpretare i risultati di ricerche empiriche in ambito di psicologia delle dipendenze; - capacità di costruire una mappa orientativa per condurre una corretta diagnosi differenziale e formulazione del caso - capacità di saper comunicare le caratteristiche delle diverse dipendenze, formulare una corretta diagnosi ed un piano di trattamento Capacità di apprendere - capacità di analizzare e valutare criticamente ricerche empiriche condotte in ambito di psicologia delle dipendenze; - capacità di individuare autonomamente gli indicatori di una dipendenza da sostanze o comportamentale - capacità di effettuare una corretta diagnosi differenziale nell'ambito della psicologia delle dipendenze ed un piano di trattamento
Modalità di raccordo con gli altri insegnamenti Il raccordo con gli insegnamenti contigui (in particolare Psicologia Generale, Psicopatologia, Fondamenti anatomofisiologici dell’attività psichica, Psicologia della Salute, Neuroscienze) sarà effettuato tramite rimandi agli aspetti teorici e metodologici dei detti insegnamenti.
( testi)
1. Girardi P.; Di Giannantonio M. (2016) Psicopatologia delle dipendenze. Pacini Editore, 2.De Rosa M. G., (2013), Analisi fenomenologiche della dipendenza. Diagnosi e psicoterapia, Aracne 3.Caretti V. & La Barbera D. (2005), Le dipendenze patologiche. Clinica e psicopatologia. Cortina Raffaello. 4. Rosenberg K. P., C urtiss F. L., (2015), Dipendenze comportamentali. Criteri, evidenze, trattamento, Edra 5. Peroni D., Clerici M., (2015) Doppie diagnosi in comunità terapeutica. FrancoAngeli.
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M-PSI/08
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
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PSICOLOGIA FORENSE CANONICA
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PALUMBO PAOLO
( programma)
Il corso mira a fornire 1. competenze di psicologia giuridica nell’ambito canonistico 2. conoscenze di base relativamente al processo canonico ed al ruolo del perito, all’antropologia di riferimento, ai motivi processuali in cui è direttamente coinvolta l’opera del perito 3. comprendere il contributo psicologico nei procedimenti giudiziari canonici, tanto matrimoniali quanto penali.
PROGRAMMA Introduzione alla psicologia forense canonica: origini e finalità I processi canonici - il processo di nullità matrimoniale Le motivazioni processuali inerenti la sfera psicologica delle parti La qualificazione giuridica della perizia La dimensione antropologica della perizia La metodologia della perizia La valutazione della perizia Tipologie di perizie La perizia nel processo ordinario di nullità matrimoniale Can. 1095 – Vizi di consenso ed incapacità ad assumere gli oneri coniugali Can. 1084 – Impotenza Can. 1098 – Sterilità Can. 1103 – Violenza o timore esterni Matrimonio celebrato soltanto per gravidanza imprevista, o violenza fisica inferta per estorcere il consenso, o per mancanza di uso di ragione comprovata da documenti specialistici Casistica
Modalità di verifiche di profitto in itinere Il grado di apprendimento degli studenti è monitorato costantemente attraverso gli strumenti e le metodologie di verifica. In particolare, al fine di rendere fattibile la verifica e la certificazione degli esiti formativi il docente ed il tutor terranno conto del: 1. tracciamento automatico delle attività formative da parte del sistema - reporting; 2. il monitoraggio didattico e tecnico (a livello di quantità e qualità delle interazioni, di rispetto delle scadenze didattiche, di consegna degli elaborati previsti, ecc.). 3. le verifiche di tipo formativo in itinere, anche per l'autovalutazione (p. es. test multiple choice, vero/falso, sequenza di domande con diversa difficoltà, simulazioni, mappe concettuali, elaborati, progetti di gruppo, ecc.); 4. l’esame finale di profitto, nel corso del quale si tiene conto e si valorizza il lavoro svolto in rete (attività svolte a distanza, quantità e qualità delle interazioni on line, ecc.). La valutazione, in questo quadro, tiene conto di più aspetti: a. il risultato di un certo numero di prove intermedie (test on line, sviluppo di elaborati, ecc.); b. la qualità e quantità della partecipazione alle attività on line (frequenza e qualità degli interventi monitorabili attraverso la piattaforma); c. i risultati della prova finale. Pertanto i dati raccolti saranno oggetto di valutazione da parte del docente per l’attività di valutazione dello studente.
L’accesso all’esame è subordinato al riconoscimento di frequenza, che verrà attestato con l’apposito certificato al momento della prenotazione dell’esame, che attesterà lo svolgimento delle attività didattiche di verifica in itinere e al livello del lavoro svolto nelle varie esercitazioni. L’esame consisterà in un colloquio orale e la votazione sarà espressa in 30/30 L’esame di profitto viene svolto in forma orale. Lo studente riceverà dalla commissione almeno tre domande sugli argomenti descritti nel programma del Corso. L’esame mira a valutare il raggiungimento degli obiettivi didattici. In Particolare avrà lo scopo di verificare: A) Un buon grado di conoscenza degli argomenti B) La capacità critica e argomentativa in riferimento alle principali questioni inerenti ai principali temi trattati C) La capacità di applicare le conoscenze alle problematiche psico-giuridiche emergenti nel delicato ambito dello studio della psicologia forense canonica.
In riferimento alla votazione verranno assegnati al massimo 10 punti per ogni obiettivo verificato di cui ai punti a, b e c. Ai fini del superamento dell’esame è richiesto un punteggio minimo pari a 6 punti ad obiettivo. La lode verrà assegnata nel caso in cui lo studente: a) acquisisca il punteggio massimo assegnato a tutti gli obiettivi b) dimostri piena autonomia nel condurre il colloquio orale c) evidenzi punti di forza e criticità sulle problematiche psico-giuridiche emergenti nel delicato ambito dello studio della psicologia forense canonica
Lo studente dovrà acquisire adeguate conoscenze e capacità di comprensione de: - il rapporto tra psicologia e processo canonico; - i contenuti della psicologia forense canonica; - le cause con profili di rilevanza psicologica; - le metodologie di riferimento e di redazione della perizia in foro canonico;
Lo studente dovrà acquisire l’abilità di: - fornire un’interpretazione psico-giuridica sistematica delle tematiche; - analizzare e risolvere con senso critico le principali problematiche afferenti alle problematiche psicologico in foro canonico; - sviluppare adeguate capacità di apprendimento al fine approfondire ulteriormente tematiche affini in modo autonomo; - comunicare le conoscenze acquisite in modo esaustivo e convincente;
( testi)
BARBIERI – LUZZAGO - MUSSELLI, Psicopatologia forense e matrimonio canonico, Città del Vaticano, LEV, ult. ed. ZUANAZZI G., Psicologia e psichiatria nelle cause matrimoniali canoniche, Città del Vaticano,LEV, ult. ed. AA.VV., Dipendenze psicologiche e consenso matrimoniale, Città del Vaticano, LEV, ult. ed. AA.VV., Incapacità consensuale tra innovazione normativa e progresso tecnologico, Città del Vaticano, LEV, ult. ed.
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IUS/11
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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PSICOLOGIA DELLE EMOZIONI
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PIZZINI BARBARA
( programma)
Il corso si propone di fornire una panoramica della materia con specifici approfondimenti su alcuni aspetti particolarmente rilevanti e sulle metodologie e tecniche di applicazione concreta della materia stessa nei suoi contesti di ricaduta. Nel dettaglio, si prevedono i seguenti moduli: 1. Introduzione alla psicologia delle emozioni 2. Emozioni di base 3. Emozioni complesse 4. Emozioni e comportamenti espressivi 5. Emozioni e sviluppo 6. Regolazione delle emozioni – Fondamenti 7. Regolazione delle emozioni – Applicazioni 8. Correlati anatomo-fisiologici delle emozioni
Obiettivo del corso è: • fornire un’introduzione ai concetti chiave di psicologia delle emozioni, con particolare riferimento alle origini, le basi neurali e le principali funzioni degli stati emotivi; • fornire competenze atte allo sviluppo e al mantenimento di strategie di regolazione delle emozioni.
DIDATTICA EROGATIVA: N. 16 ORE DI VIDEOLEZIONI ON-LINE (N. 8 UNITA’ DIDATTICHE - DELLA DURATA DI DUE ORE PER OGNI CFU)
DIDATTICA INTERATTIVA N. 2 LEZIONI INTERATTIVE PER CFU N. 5 DISCUSSIONI TEMATICHE SUL FORUM DIDATTICO (TOPIC) E N. 2 POST PER CFU N. 2 E-TIVITY N. 2 TEST PER OGNI CFU CON 8 DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA
Il grado di apprendimento degli studenti è monitorato costantemente attraverso gli strumenti e le metodologie di verifica. In particolare, al fine di rendere fattibile la verifica e la certificazione degli esiti formativi il docente ed il tutor terranno conto del: 1. tracciamento automatico delle attività formative da parte del sistema - reporting; 2. il monitoraggio didattico e tecnico (a livello di quantità e qualità delle interazioni, di rispetto delle scadenze didattiche, di consegna degli elaborati previsti, ecc.); 3. le verifiche di tipo formativo in itinere, anche per l'autovalutazione (p. es. test multiple choice, vero/falso, sequenza di domande con diversa difficoltà, simulazioni, mappe concettuali, elaborati, progetti di gruppo, ecc.); 4. l'esame finale di profitto, nel corso del quale si tiene conto e si valorizza il lavoro svolto in rete (attività svolte a distanza, quantità e qualità delle interazioni on line, ecc.);
La valutazione, in questo quadro, tiene conto di più aspetti: a. il risultato di un certo numero di prove intermedie (test on line, sviluppo di elaborati, ecc.); b. la qualità e quantità della partecipazione alle attività on line (frequenza e qualità degli interventi monitorabili attraverso la piattaforma); c. i risultati della prova finale.
Pertanto, i dati raccolti saranno oggetto di valutazione da parte del docente per l'attività di valutazione dello studente.
L’accesso all’esame è subordinato al riconoscimento di frequenza, che verrà attestato con l'apposito certificato al momento della prenotazione dell'esame, che attesterà lo svolgimento delle attività didattiche di verifica in itinere e al livello del lavoro svolto nelle varie esercitazioni. L'esame consisterà in un colloquio orale e la votazione sarà espressa in 30/30 L'esame di profitto viene svolto in forma orale. Lo studente riceverà dalla commissione almeno tre domande sugli argomenti descritti nel programma del Corso.
L'esame consisterà in un colloquio orale e la votazione sarà espressa in 30/30 L'esame di profitto viene svolto in forma orale. Lo studente riceverà dalla commissione almeno tre domande sugli argomenti descritti nel programma del Corso. L’esame mira a valutare il raggiungimento degli obiettivi didattici. In particolare: a) Lo studente dovrà dimostrare di saper conoscere le principali teorie e approcci metodologici allo studio delle emozioni; b) lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di saper descrivere i principali meccanismi di espressione e regolazione delle emozioni; c) lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di descrivere i principali correlati neurofunzionali di espressione e regolazione delle emozioni. In riferimento alla votazione verranno assegnati al massimo 10 punti per ogni obiettivo verificato di cui ai punti a, b e c. Ai fini del superamento dell’esame è richiesto un punteggio minimo pari a 6 punti ad obiettivo. La lode verrà assegnata nel caso in cui lo studente: a) acquisisca il punteggio massimo assegnato a tutti gli obiettivi b) dimostri piena autonomia nel condurre il colloquio orale c) evidenzi punti di forza e criticità.
( testi)
Bibliografia consigliata: a. “Come funzionano le emozioni”, di Caruana, F. e Viola, M. Il Mulino; b. “La regolazione delle emozioni”, di Matarazzo, O. e Zammuner, V.L., Il Mulino; c. "Le emozioni", di Anolli, L., Edizioni Unicolpi
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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PSICOSOMATICA
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GERMANI ALESSANDRO
( programma)
OBIETTIVI FORMATIVI: 1. Conoscenza delle origini, degli sviluppi e dello stato attuale della psicosomatica, nonché della complessità della relazione mente-corpo-cervello-ambiente. 2. Conoscenza della specificità della diagnosi in psicosomatica. 3. Conoscenza dei principali sistemi diagnostici (ICD-10, DSM-5 e PDM-2) con particolare riferimento alla diagnosi in ambito psicosomatico. 4. Conoscenza dei Diagnostic Criteria for Psychosomatic Research (DCPR). 5. Conoscenza della specificità del colloquio in psicosomatica. 6. Conoscenza dei principali test per la valutazione in psicosomatica. 7. Conoscenza della specificità dei fenomeni del suicidio e dell’autolesionismo in ambito psicosomatico. 8. Conoscenza dei principali tipi di intervento in psicosomatica.
PROGRAMMA DEL CORSO (8 CFU): 1. La psicosomatica dalla nascita ad oggi. Mente-corpo-cervello-ambiente. 2. La diagnosi in psicosomatica. 3. I sistemi diagnostici: ICD-10, DSM-5 e PDM-2. 4. I Diagnostic Criteria for Psychosomatic Research (DCRR). 5. Il colloquio in psicosomatica. 6. I test in psicosomatica. 7. Suicidio e autolesionismo in psicosomatica. 8. Cenni di trattamento in psicosomatica.
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA:
DIDATTICA EROGATIVA N. 64 VIDEOLEZIONI ON-LINE (N. 32 UNITA’ DIDATTICHE - DELLA DURATA DI DUE ORE PER OGNI CFU)
DIDATTICA INTERATTIVA N. 2 LEZIONI INTERATTIVE PER CFU N. 5 DISCUSSIONI TEMATICHE SUL FORUM DIDATTICO (TOPIC) E N. 2 POST PER CFU COME DAL LINEE GUIDA SULLA DIDATTICA DEL PQA N. 2 E-TIVITY OGNI 5 CFU N. 2 TEST PER OGNI CFU CON 8 DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA, NON BLOCCANTI.
MODALITA' DI VALUTAZIONE: L'ESAME E' ORALE. L’accesso all’esame è subordinato al riconoscimento di frequenza, che verrà attestato con l'apposito certificato al momento della prenotazione dell'esame, che attesterà lo svolgimento delle attività didattiche di verifica in itinere e al livello del lavoro svolto nelle varie esercitazioni. L'esame consisterà in un colloquio orale e la votazione sarà espressa in 30/30 L'esame di profitto viene svolto in forma orale. Lo studente riceverà dalla commissione almeno tre domande sugli argomenti descritti nel programma del Corso. L’esame mira a valutare il raggiungimento degli obiettivi didattici. In particolare: a) Lo studente dovrà dimostrare di conoscere la cornice teorica e i modelli di salute e malattia sui quali si basa la psicosomatica e la diagnosi in psicosomatica, nonché i principali sistemi diagnostici (ICD-10, DSM-5 e PDM-2) e i DCPR. b) Lo studente dovrà dimostrare di conoscere le specificità del colloquio in psicosomatica e i principali test per la valutazione in psicosomatica. c) Lo studente dovrà dimostrare di conoscere i principali tipi di intervento in psicosomatica. In riferimento alla votazione verranno assegnati al massimo 10 punti per ogni obiettivo verificato di cui ai punti a, b e c. Ai fini del superamento dell’esame è richiesto un punteggio minimo pari a 6 punti ad obiettivo. La lode verrà assegnata nel caso in cui lo studente: a) acquisisca il punteggio massimo assegnato a tutti gli obiettivi b) dimostri piena autonomia nel condurre il colloquio orale c) evidenzi punti di forza e criticità riguardo l’utilizzo dei diversi sistemi e criteri diagnostici, delle diverse tecniche di colloquio e dei test, e dei principali tipi di intervento in psicosomatica.
( testi)
Non sono previsti testi obbligatori. La bibliografia essenziale di riferimento è indicata di seguito: -American Psychiatric Association. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Quinta Edizione (DSM-5). Milano: Raffaello Cortina. -Bottaccioli, F. (2005). PSICONEUROENDOCRINOIMMUNOLOGIA. I fondamenti scientifici delle relazioni mente-corpo. Le basi razionali della medicina integrata. Milano: Red! -Fava, G.A., Sonino, N., Wise, T. N. (2012). Il metodo psicosomatico. Strategie per migliorare la valutazione clinica. Roma: Giovanni Fioriti Editore. -Lazzari, D. (2019). La psiche tra salute e malattia. Edizioni Edra. -Lingiardi V. e McWilliams N. (2018). Manuale Diagnostico Psicodinamico. Seconda edizione. PDM-2. Milano: Raffaello Cortina. -Porcelli. P. (2022). Medicina psicosomatica e psicologica clinica. Modelli teorici, diagnosi, trattamento. Nuova edizione. Milano: Raffaello Cortina Editore. -Zanchetti E., Castelnuovo, G. (2014). Clinica psicologica in psicosomatica. Medicina e psicologia clinica fra corpo e mente. Milano: Franco Angeli.
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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PSICOLOGIA DELLA DISABILITÀ E DELLA RIABILITAZIONE
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IANNOTTI ELENA
( programma)
Scheda di progettazione insegnamento Corso di laurea/laurea magistrale in Psicologia Comportamentale e Cognitiva Applicata LM-51
Codice insegnamento A cura dell’Ufficio Denominazione insegnamento Psicologia della Disabilità e della Riabilitazione Sede VIA RAFFAELE DELCOGLIANO N. 12 – 82100 BENEVENTO Docente Elena Iannotti Indicazione dei requisiti specifici del docente rispetto all’insegnamento Tipo di ruolo: Professore a contratto
SSD DI AFFERENZA: M-PSI/04 Anno di corso 2022/2023
Tipologia di attività formativa X a scelta dello studente Area di apprendimento Psicologia dello Sviluppo N. Crediti 8 SSD M-PSI/04 Anno Accademico 2022/2023 Periodo didattico o SECONDO SEMESTRE Metodologia di insegnamento ON-LINE Obiettivi formativi per il raggiungimento dei risultati di apprendimento previsti nella scheda SUA 1 introdurre i concetti di disabilità 2 introdurre disturbi dello sviluppo, 3 introdurre il concetto di inclusione in rapporto alla loro evoluzione nel tempo; 4 trattare lo sviluppo atipico nelle sue diverse manifestazioni con riferimento agli studi classici e recenti; 5. affrontare il tema degli interventi alla luce delle teorie sottostanti e delle evidenze di efficacia. Si farà costante riferimento al ruolo del contesto e alle sue possibili interazioni con le traiettorie evolutive individuali
Eventuali criticità riscontrate (da compilare solo al secondo anno di insegnamento) /// Numero totale e descrizione delle unità didattiche Nr. Totale: 32 (8 moduli da 8 videolezioni ciascuno) (1 modulo da 8 videolezioni per ogni CFU) Descrizione: compilare allegato Organizzazione della didattica (lezioni, laboratorio etc) DIDATTICA EROGATIVA - N. 32 ORE VIDEOLEZIONI ON-LINE
DIDATTICA INTERATTIVA - N. 8 ORE LEZIONI IN STREAMING N. 16 POST SU FORUMN. 8 TEST CON 10 DOMANDE E BLOCCANTE PER PASSARE AD ARGOMENTI SUCCESSIVI
Giorni e orario di ricevimento settimanale in sede Ricevimento settimanale: Non ancora definibile
Programma del corso Come già descritto, il corso si propone di fornire una formazione di base in tema di Funzionamento, disabilità e fattori ambientali: le classificazioni dell’OMS; Icf e profilo di funzionamento; Le tipologie di disturbo/disabilità: disabilità sensoriali; disabilità motorie; I disturbi del neurosviluppo: disabilità intellettive; disturbi dello spettro autistico; disturbi dell'apprendimento; disturbi da deficit di attenzione e iperattività; ritardi e disturbi del linguaggio; Linee dei principali interventi riabilitativi ed educativi, con particolare riferimento al ruolo dello psicologo; I contesti di vita della persona con disabilità: famiglia, scuola, lavoro. Modalità di verifiche di profitto in itinere* Il grado di apprendimento degli studenti è monitorato costantemente attraverso gli strumenti e le metodologie di verifica. In particolare, al fine di rendere fattibile la verifica e la certificazione degli esiti formativi il docente ed il tutor terranno conto del: 1. tracciamento automatico delle attività formative da parte del sistema - reporting; 2. il monitoraggio didattico e tecnico (a livello di quantità e qualità delle interazioni, di rispetto delle scadenze didattiche, di consegna degli elaborati previsti, ecc.). 3. le verifiche di tipo formativo in itinere, anche per l'autovalutazione (p. es. test multiple choice, vero/falso) 4. l'esame finale di profitto, nel corso del quale si tiene conto e si valorizza il lavoro svolto in rete (attività svolte a distanza, quantità e qualità delle interazioni on line, ecc.). La valutazione, in questo quadro, tiene conto di più aspetti: a. il risultato di un certo numero di prove intermedie (test on line) b. la qualità e quantità della partecipazione alle attività on line (frequenza e qualità degli interventi monitorabili attraverso la piattaforma); c. i risultati della prova finale.
Pertanto i dati raccolti saranno oggetto di valutazione da parte del docente per l'attività di valutazione dello studente. Modalità di valutazione**;
Obiettivi della prova L’accesso all’esame è subordinato al riconoscimento di frequenza, che verrà attestato con l'apposito certificato al momento della prenotazione dell'esame, che attesterà lo svolgimento delle attività didattiche di verifica in itinere e al livello del lavoro svolto nelle varie esercitazioni. L'esame consisterà in un colloquio orale e la votazione sarà espressa in 30/30 L'esame di profitto viene svolto in forma orale. Lo studente riceverà dalla commissione almeno tre domande sugli argomenti descritti nel programma del Corso. L’esame mira a valutare il raggiungimento degli obiettivi didattici. In particolare: a) Lo studente dovrà dimostrare di saper descrivere le principali disabilità trattate; b) lo studente dovrà dimostrare di essere in grado saper descrivere i concetti di: classificazioni dell’OMS, Icf e profilo di funzionamento del soggetto con disabilità c) lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di descrivere le problematiche connesse al concetto di disabilità e principali programmi riabilitativi In riferimento alla votazione verranno assegnati al massimo 10 punti per ogni obiettivo verificato di cui ai punti a, b e c. Ai fini del superamento dell’esame è richiesto un punteggio minimo pari a 6 punti ad obiettivo. La lode verrà assegnata nel caso in cui lo studente: a) acquisisca il punteggio massimo assegnato a tutti gli obiettivi b) dimostri piena autonomia nel condurre il colloquio orale c) evidenzi punti di forza e criticità (connesse al lavoro riabilitativo e di integrazione del disabile)
Conoscenze e capacità di comprensione richieste che consentono di elaborare e/o applicare idee originali spesso in un contesto di ricerca (descrittore di Dublino n. 1) • Le conoscenze relative alle diverse tipologie di disturbo oggetto delle lezioni
• Dimostrino di aver compreso il nesso tra approcci teorici, risultati delle ricerche, strumenti di valutazione e strategie di intervento riabilitativo
• Sappiano mettere a confronto punti di vista diversi, evidenziando punti di forza e di debolezza dei diversi approcci trattati Competenze richieste al fine di applicare conoscenza, comprensione e abilità nel risolvere problemi (descrittore di Dublino n. 2) • Lo studente sarà in grado di padroneggiare i concetti di disabilità, disturbi dello sviluppo, inclusione in rapporto alla loro evoluzione nel tempo • Le conoscenze acquisite permetteranno allo studente, una volta conseguita la laurea, di lavorare nel campo della disabilità riconoscendo il carattere dinamico delle acquisizioni in questo settore e imparando a individuare pregiudizi e stereotipi Numero totale delle lezioni interattive 16 lezioni interattive e 5 e-tivity Descrizione: compilate in allegato
Eventuali propedeuticità Bibliografia M. Zanobini, M.C. Usai, Psicologia della disabilità e dei disturbi delle sviluppo. Elementi di riabilitazione e d'intervento. Nuova Ediz Enrico Molinari. Clinica psicologica in sindromi rare.
Enrico Molinari. Clinica psicologica in sindromi rare.
Luca Michelini. Handicap e Sport.
Modalità di raccordo con gli altri insegnamenti (indicare le modalità e gli insegnamenti con i quali sarà necessario raccordarsi) Il raccordo con gli insegnamenti contigui (in particolare psicologia generale applicata, psicologia dei cicli d vita, psicologia della salute sociologia dei processi culturali e comunicativi, psicobiologia, psicologia e neuroscienze) sarà effettuato tramite rimandi agli aspetti teorici e metodologici dei detti insegnamenti, oltre all’evidenziazione dei contributi di tali discipline nell’ambito della valutazione educativa con esempi di interventi concreti in cui le materie siano concorrenti.
(*) Si deve indicare in modo chiaro non solo se è prova scritta, prova orale ecc... ma anche cosa vado a testare nella prova (definisco modalità di valutazione dell'apprendimento degli studenti, che valutano in modo credibile il grado di raggiungimento dei risultati attesi degli studenti) (**) Si deve indicare quali conoscenze teoriche acquisisce lo studente e/o cosa sa mettere in pratica.
La scheda consente al docente di evidenziare gli elementi caratterizzanti l’insegnamento e di attivare, attraverso alcuni campi della schede un processo ricorsivo di progettazione valutazione – rivalutazione del percorso didattico e di omogeneizzazione e raccordo tra i vari insegnamenti del Corso di laurea.
Allegato A – Format di progettazione delle videolezioni.
PSICOLOGIA DELLA DISABILITA’ E DELLA RIABILITAZIONE
UNITA’ DIDATTICA (Lezione 1 hr) Moduli (15 minuti) No. Oggetto No. Oggetto
Modulo 1: Disabilità: Definizione, Diagnosi, Intervento e Tipologie 1.1 L’evoluzione delle definizioni 1.2 Il problema della Diagnosi (parte 1) 1.3 Il problema della Diagnosi (parte 2) 1.4 Disabilità e Intervento TST1A Test 1 A 1.5 Tipologie di Disabilità: uditiva e visiva 1.6 Tipologia di Disabilità: motoria e intellettiva 1.7 Tipologia di Disabilità: Disturbi dell’Apprendimento e Disturbo da deficit dell’attenzione/iperattività 1.8 Riabilitazione TST1B Test 1 B
Modulo 2: Disabilità uditiva e visiva 2.1 Tipo di sordità e cause// 2.2 Lo sviluppo dei bambini sordi// 2.3 I metodi riabilitativi -Parte 1// 2.4 I metodi riabilitativi – Parte 2// TST2A Test 2 A 2.5 Cecità e ipovisione// 2.6 Lo sviluppo nei bambini non vedenti – Parte 1// 2.7 Lo sviluppo nei bambini non vedenti – Parte 2// 2.8 Disabilità Multiple e interventi riabilitativi// TST2B Test 2 B
Modulo 3: Disabilità motoria e intellettiva 3.1 La Paralisi Cerebrale Infantile – Parte 1// 3.2 La Paralisi Cerebrale Infantile – Parte 2// 3.3 La Spina Bifida// 3.4 Aspetti Relazionali e Interventi Riabilitativi// TST3A Test 3 A 3.5 Disabilità Intellettiva: inquadramento storico delle definizioni// 3.6 Disabilità Intellettiva: Cause e Valutazione – Parte 1// 3.7 Disabilità Intellettiva: Cause e Valutazione – Parte 2// 3.8 L’intervento Riabilitativo// TST3B Test 3 B
Modulo 4: Disturbi dell’Apprendimento e Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività 4.1 DSA: Aspetti Generali// 4.2 I DSA: Cornice Teorica// 4.3 Indicatori Precoci e Diagnosi// 4.4 Dalla Diagnosi alla Presa in carico e alla Riabilitazione// TST4A Test 4 A 4.5 Disturbo da Deficit dell’Attenzione/Iperattività: le caratteristiche – Parte 1// 4.6 Disturbo da Deficit dell’Attenzione/Iperattività: le caratteristiche – Parte 2// 4.7 Disturbo da Deficit dell’Attenzione/Iperattività: Cause e Diagnosi// 4.8 Disturbo da Deficit dell’Attenzione/Iperattività: l’Intervento// TST4B Test 4 B
Modulo 5: Disturbo dello Spettro Autistico e Sindromi Rare 5.1 Autismo e attuali definizioni// 5.2 Lo sviluppo del bambino autistico// 5.3 Interpretazione dell’autismo// 5.4 Trattamento// TST5A Test 5 A 5.5 Sindrome di Turner// 5.6 Sindrome di Prder-Willi// 5.7 Sindrome di Rett// 5.8 Sindrome di Williams// TST5B Test 5 B
Modulo 6: Dall’integrazione all’inclusione 6.1 Disabilità e Famiglia// 6.2 Sviluppo del Bambino e della Famiglia// 6.3 La Scuola nel Progetto di Inclusione – Parte 1// 6.4 La Scuola nel Progetto di Inclusione – Parte 2// TST6A Test 6 A 6.5 Aspetti Pedagogici e Organizzativi – Parte 1// 6.6 Aspetti Pedagogici e Organizzativi – Parte 2// 6.7 Percorsi dopo la Scuola dell’Obbligo – Parte 1// 6.8 Percorsi dopo la Scuola dell’Obbligo – Parte 2// TST6B Test 6 B
Modulo 7: Disabilità e Sport 7.1 Introduzione e cenni storici –Parte 1// 7.2 Introduzione e cenni storici – Parte 2// 7.3 Patologie invalidanti: Atleta con paralisi midollare, Atleta con paralisi encefalica, Atleta amputato// 7.4 Patologie invalidanti: Atleta con patologie neuromuscolari evolutive, Atleta con deficit visivo ed uditivo// TST7A Test 7 A 7.5 Patologie invalidanti: Atleta con disabilità psichiche// 7.6 Le Classificazioni Funzionali// 7.7 Gli Sport// 7.8 Aspetti di Psicologia dello Sport per disabili// TST7B Test 7 B
Modulo 8: Riabilitazione equestre e Disabilità 8.1 Tappe storiche della relazione uomo-animale// 8.2 Interventi Assistiti con Animali e Linee Guida Nazionali// 8.3 Storia delle Riabilitazione Equestre// 8.4 Equipè multidisciplinare in Riabilitazione Equestre// TST8A Test 8 A 8.5 Modalità Operative e proposte di Intervento// 8.6 Sviluppo del bambino e relazione con l’Animale// 8.7 Riabilitazione Equestre e autismo in età evolutiva// 8.8 Progetto di Riabilitazione Equestre: Miglioramento delle funzioni esecutive in bambini con ADHD// TST8B Test 8 B
Allegato B – Format di progettazione delle lezioni interattive
lezione interattiva argomento scelto modulo 1 Disabilità: Definizione, Diagnosi, Intervento e Tipologie 1.A- (Disabilità definizioni e diagnosi)
1.B- (Disabilità Intervento e Tipologie) modulo 2 Disabilità uditiva e visiva 2.A- (Tipo di sordità e cause)
2.B- (Cecità e ipovisione) modulo 3 Disabilità motoria e intellettiva 3.A- (Paralisi Celebrali)
3.B -(Disabilità intellettive) modulo 4 Disturbi dell’Apprendimento e Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività 4.A -(Disturbi dell’Apprendimento)
4.B- (Disturbo da deficit di attenzione/Iperattività) modulo 5 Disturbo dello Spettro Autistico e Sindromi Rare 5.A (Disturbo dello Spettro Autistico)
5.B (Sindromi Rare) modulo 6 Dall’integrazione all’inclusione 6.A-(Aspetti del contesto famiglia)
6.B- (aspetti legati al contesto scolatico modulo 7 Disabilità e Sport 7.A- (Introduzioni e cenni storici)
7.B- (Patologie invalidanti e Sport) modulo 8 Riabilitazione equestre e Disabilità 8.A- (Interventi Assistiti con il Cavallo)
8.B – (Riabilitazione equestre e patologie)
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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