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EDUCAZIONE GRAFICO PITTORICA
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MOGAVERO PASQUALINA
( programma)
Scheda di progettazione insegnamento Corso di laurea triennale _______Scienze dell’educazione ___classe ______L19______
Codice insegnamento A cura dell’Ufficio Denominazione insegnamento EDUCAZIONE GRAFICO - PITTORICA Sede VIA RAFFAELE DELCOGLIANO N. 12 – 82100 BENEVENTO Docente Pasqualina Mogavero Indicazione dei requisiti specifici del docente rispetto all’insegnamento Tipo di ruolo: docente a contratto
SSD DI AFFERENZA: M-PED/03
Anno di corso III
Tipologia di attività formativa o Affini e ambito di sede classe L19 Area di apprendimento N. Crediti 6 SSD ICAR/17 Anno Accademico 2024/2025 Periodo didattico Primo Semestre
Metodologia di insegnamento ON-LINE Obiettivi formativi per il raggiungimento dei risultati di apprendimento previsti nella scheda SUA Obiettivi del corso sono: approfondire il linguaggio espressivo infantile e l'evoluzione grafico-pittorica, prendendo in esame la relazione e il ruolo che l'educatore deve avere in un intervento di ascolto, di osservazione e di dialogo con il bambino. L'educazione grafica - pittorica va valorizzata per favorire quei processi che sono alla base di questi concetti . Si intende far acquisire allo studente la conoscenza dei principali modelli di educazione in ambito artistico, la capacità di analisi e lettura critica di un testo visivo nonché quella di selezionare le strategie operative, le metodologie didattiche, gli strumenti, le tecniche, i materiali più idonei alla progettazione di percorsi di apprendimento adeguati ai bisogni formativi e al livello degli alunni. Il “disegno” appartiene alla tradizione educativa e didattica dei servizi per l’infanzia. Ma bisogna dare ad esso un nuovo significato, non solo attività di libera espressione del bambino , non solo occupazione momentanea o di intervallo , bensì competenza precisa da seguire passo dopo passo. Eventuali criticità riscontrate (da compilare solo al secondo anno di insegnamento) /// Numero totale e descrizione delle unità didattiche Nr. Totale:48 (8X 6CFU)
Organizzazione della didattica (lezioni, laboratorio etc) DIDATTICA EROGATIVA N.12 VIDEOLEZIONI ON-LINE (N. … UNITA’ DIDATTICHE - DELLA DURATA DI DUE ORE PER OGNI CFU)
DIDATTICA INTERATTIVA N. 2 LEZIONI INTERATTIVE PER CFU N. 5 DISCUSSIONI TEMATICHE SUL FORUM DIDATTICO (TOPIC) E N. 2 POST PER CFU COME DAL LINEE GUIDA SULLA DIDATTICA DEL PQA N. 2 E-TIVITY OGNI 5 CFU N. 2 TEST PER OGNI CFU CON DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA Giorni e orario di ricevimento settimanale in sede Ricevimento settimanale: martedi 16.30 Programma del corso Corso di laurea L19 (6 CFU): Il corso si propone di fornire una panoramica della materia con specifici approfondimenti su alcuni aspetti particolarmente rilevanti e sulle metodologie e tecniche di applicazione concreta nei suoi contesti di ricaduta.
Modalità di verifiche di profitto in itinere* Il grado di apprendimento degli studenti è monitorato costantemente attraverso gli strumenti e le metodologie di verifica. In particolare, al fine di rendere fattibile la verifica e la certificazione degli esiti formativi il docente ed il tutor terranno conto del: 1. tracciamento automatico delle attività formative da parte del sistema - reporting; 2. il monitoraggio didattico e tecnico (a livello di quantità e qualità delle interazioni, di rispetto delle scadenze didattiche, di consegna degli elaborati previsti, ecc.). 3. le verifiche di tipo formativo in itinere, anche per l'autovalutazione (p. es. test multiple choice, vero/falso, sequenza di domande con diversa difficoltà, simulazioni, mappe concettuali, elaborati, progetti di gruppo, ecc.); 4. l'esame finale di profitto, nel corso del quale si tiene conto e si valorizza il lavoro svolto in rete (attività svolte a distanza, quantità e qualità delle interazioni on line, ecc.). La valutazione, in questo quadro, tiene conto di più aspetti: a. il risultato di un certo numero di prove intermedie (test on line, sviluppo di elaborati, ecc.); b. la qualità e quantità della partecipazione alle attività on line (frequenza e qualità degli interventi monitorabili attraverso la piattaforma); c. i risultati della prova finale.
Pertanto i dati raccolti saranno oggetto di valutazione da parte del docente per l'attività di valutazione dello studente. Modalità di valutazione**;
Obiettivi della prova L’accesso all’esame è subordinato al riconoscimento di frequenza, che verrà attestato con l'apposito certificato al momento della prenotazione dell'esame, che attesterà lo svolgimento delle attività didattiche di verifica in itinere e al livello del lavoro svolto nelle varie esercitazioni. L'esame consisterà in un colloquio orale e la votazione sarà espressa in 30/30 L'esame di profitto viene svolto in forma orale. Lo studente riceverà dalla commissione almeno tre domande sugli argomenti descritti nel programma del Corso. L’esame mira a valutare il raggiungimento degli obiettivi didattici. In particolare: a) Lo studente dovrà dimostrare di saper descrivere le varie fasi dello sviluppo grafico del bambino dalla traccia allo scarabocchio b) lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di aver appreso l’importanza del ruolo del laboratorio e i vari metodi di applicazione delle tecniche del disegno infantile c) lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di descrivere le varie fasi dell’apprendimento grafico pittorico infantile
In riferimento alla votazione verranno assegnati al massimo 10 punti per ogni obiettivo verificato di cui ai punti a, b e c. Ai fini del superamento dell’esame è richiesto un punteggio minimo pari a 6 punti ad obiettivo. La lode verrà assegnata nel caso in cui lo studente: a) acquisisca il punteggio massimo assegnato a tutti gli obiettivi b) dimostri piena autonomia nel condurre il colloquio orale c) evidenzi punti di forza e criticità
Conoscenze e capacità di comprensione in termini di risultati attesi (descrittore di Dublino n. 1) • Lo studente dovrà acquisire conoscenza: • dei principali aspetti didattici relativi all'inclusione in abito educativo e formativo; • piena dei bisogni educativi delle persone disabili e in situazione di difficoltà, dal punto di vista dei processi di apprendimento e della mediazione didattica; • dei processi di programmazione e monitoraggio degli interventi didattici nell’ambito educativo, riguardo anche i servizi per l’infanzia; • e comprensione degli strumenti e dei metodi per la realizzazione di interventi didattici di sostegno delle interazioni sociali anche di tipo ludico ed espressivo per la prima infanzia; • dei principi di progettazione, organizzazione, valutazione e documentazione dei servizi educativi per l’infanzia.
Competenze al fine di applicare conoscenza e comprensione in termini di risultati attesi (descrittore di Dublino n. 2) • Lo studente dovrà essere in grado di: • utilizzare le conoscenze didattiche per progettare e realizzare interventi didattici a supporto delle persone con difficoltà anche in collaborazione con altre professionalità ; • fare ricorso ai metodi di intervento didattico più efficaci a favore il benessere e l’inclusione socio-affettiva dei bambini, anche in collaborazione con le famiglie e gli altri operatori dei servizi per l’infanzia e analizzare la letteratura scientifica ed effettuare ricerche bibliografiche nell’ambito della pedagogia speciale e della didattica dell’inclusione nell’ambito educativo e nel contesto delle organizzazioni Numero totale delle lezioni interattive N. 2 lezioni interattive per CFU Descrizione: compilare allegato
Eventuali propedeuticità …….. Bibliografia …………………………. Modalità di raccordo con gli altri insegnamenti (indicare le modalità e gli insegnamenti con i quali sarà necessario raccordarsi) Il raccordo con gli insegnamenti contigui (in particolare psicologia dell’educazione, pedagogia sperimentale e ricerca educativa, psicologia dello sviluppo e dell’educazione, attività sportive adatte per l’integrazione sociale) sarà effettuato tramite rimandi agli aspetti teorici e metodologici trasversali, oltre all’evidenziazione dei contributi che ciascuna disciplina apporta all’intervento inclusivo concreto.
(*) Si deve indicare in modo chiaro non solo se è prova scritta, prova orale ecc... ma anche cosa vado a testare nella prova (definisco modalità di valutazione dell'apprendimento degli studenti, che valutano in modo credibile il grado di raggiungimento dei risultati attesi degli studenti) (**)Si deve indicare quali conoscenze teoriche acquisisce lo studente e/o cosa sa mettere in pratica.
La scheda consente al docente di evidenziare gli elementi caratterizzanti l’insegnamento e di attivare, attraverso alcuni campi della schede un processo ricorsivo di progettazione valutazione – rivalutazione del percorso didattico e di omogeneizzazione e raccordo tra i vari insegnamenti del Corso di laurea.
Allegato A – Format di progettazione delle videolezioni.
DENOMINAZIONE INSEGNAMENTO
UNITA’ DIDATTICA (Lezione 1 hr) Moduli (15 minuti) No. Oggetto No. Oggetto
Modulo 1: Modelli teorici dell’apprendimento grafico espressivo 1.1 PRESENZAZIONE 1.2 Il modello comportamentista 1.3 L’impostazione cognitivista 1.4 Cognitivismo di seconda generazione TST1A Test 1 A 1.5 Il costruttivismo 1.6 Costruttivismo sociale e socio culturale 1.7 Confronto tra le teorie didattiche 1.8 Le teorie pedagogiche e l’educazione grafica - pittorica TST1B Test 1 B
Modulo 2: Lo sviluppo grafico nel bambino
1.1 PRESENZAZIONE 1.2 Il grafismo infantile : lo scarabocchio 1.3 Lo schema figurativo 1.4 Il disegno figurativo TST1A Test 1 A 1.5 La rappresentazione degli schemi grafici 1.6 Le rappresentazioni simboliche 1.7 La costruzione del disegno 1.8 I contenuti del disegno TST1B Test 1 B
Modulo 3: L’attività grafica e la sua programmazione
1.1 PRESENZAZIONE 1.2 Evoluzione dello schema grafico 1.3 L’organizzazione della composizione grafica 1.4 Lo spazio grafico e il suo utilizzo TST1A Test 1 A 1.5 I luoghi dell’apprendimento 1.6 Lo spazio fisico 1.7 Lo spazio condiviso 1.8 Lo spazio psichico e la creatività TST1B Test 1 B
Modulo 4: Gli elementi dell’ambiente scolastico
1.1 PRESENZAZIONE 1.2 L’insegnante 1.3 I tempi , la qualità e la quantità del prodotto grafico 1.4 Il disegno libero e creativo TST1A Test 1 A 1.5 Il disegno come progetto artistico 1.6 L’orizzonte rappresentativo il foglio 1.7 La componente narrativa del disegno 1.8 Disegno e materiali TST1B Test 1 B
Modulo 5: La didattica dell’arte e dell’immagine
1.1 PRESENZAZIONE 1.2 Il percorso storico di “Arte e immagine”. 1.3 Approcci alla comprensione del linguaggio visivo 1.4 Gli elementi dell’immagine TST1A Test 1 A 1.5 L’immagine come strumento di decodifica del reale 1.6 L’immagine come strumento di decodifica del reale 1.7 I laboratori didattici per l’arte 1.8 L’arte e i musei TST1B Test 1 B
Modulo 6: Il colore nell’arte in tutte le sue forme
1.1 PRESENZAZIONE 1.2 L’arte è gioco 1.3 Il colore come forma artistica 1.4 IL colore come mezzo di espressione TST1A Test 1 A 1.5 Il colore nel disegno infantile 1.6 Tecniche per colorare 1.7 Il colore nell’arte 1.8 Leggere un’opera d’arte TST1B Test 1 B
Allegato B – Format di progettazione delle lezioni interattive
lezione interattiva argomento scelto modulo 1 Modelli teorici dell’apprendimento grafico espressivo
1.A- L’APPRENDIMENTO GRAFICO ESPRESSIVO 1.B- IL METODO MONTESSORI
modulo 2 Lo sviluppo grafico nel bambino 2.A- IL DISEGNO INFANTILE 2.B- LA PROSPETTIVA NELLA STORIA DELL’ARTE
modulo 3 L’attività grafica e la sua programmazione 3.A- DAL GESTO GRAFICO ALLA SCRITTURA 3.B- IL RUOLO DELLA CREATIVITÀ NEL PROCESSO EDUCATIVO
modulo 4 Gli elementi dell’ambiente scolastico 4.A- DISEGNARE A SCUOLA 4.B- L’ERA DIGITALE E IL BAMBINO
modulo 5 La didattica dell’arte e dell’immagine 4.A- L’EDUCAZIONE AL PATRIMONIO CULTURALE 5.B- IL RUOLO DEL MUSEO PER L’INFANZIA
modulo 6 Il colore nell’arte in tutte le sue forme 6.A- COLORARE E’ IMPORTANTE PER I BAMBINI
6.B- IL COLORE E LA SUA STORIA
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ICAR/17
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Attività formative caratterizzanti
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PSICOLOGIA DINAMICA
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DE LUCA PICIONE RAFFAELE
( programma)
• Modulo I - La psicologia dinamica – definizioni e origini • Modulo II – La Psicoanalisi di Sigmund Freud • Modulo III – Questioni cruciali del modello psicoanalitico freudiano • Modulo IV - Gli sviluppi della Psicoanalisi Infantile: Anna Freud e Melanie Klein • Modulo V – La Psicologia Analitica di Jung • Modulo VI – Gli sviluppi in America della psicoanalisi post-freudiana • Modulo VII – L’importanza delle relazioni interpersonali per lo sviluppo psichico • Modulo VIII – Diversi modelli psicoanalitici sulla scena contemporanea della clinica e della ricerca
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M-PSI/07
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Attività formative affini ed integrative
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07/381 -
STORIA DELLA FILOSOFIA
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MACCAURO GIUSEPPE
( programma)
Storia della filosofia Sede VIA RAFFAELE DELCOGLIANO N. 12 – 82100 BENEVENTO Giuseppe Maccauro - Ricercatore RTD a SSD DI AFFERENZA: PHIL-05/A (già M-FIL/06) STORIA DELLA FILOSOFIA Anno di corso 3° anno
Tipologia di attività formativa o Affini e integrative Area di apprendimento N. Crediti 8 CFU SSD PHIL-05/A (già M-FIL/06) STORIA DELLA FILOSOFIA Anno Accademico 2024/2025
Periodo didattico o 1° SEMESTRE
Metodologia di insegnamento ON-LINE Obiettivi formativi per il raggiungimento dei risultati di apprendimento previsti nella scheda SUA 1) offrire uno sguardo panoramico sul problema dell’educazione così come è stato inteso nella letteratura filosofica 2) fornire conoscenza critica del problema dell’educazione, mettendo in rilievo la profondità storica del concetto di educazione ed i suoi sviluppi 3) riconoscere la natura filosofica dei problemi aperti dalla pedagogia, che mettono in questione le tematiche della natura umana, della valenza politica e sociale dell’educazione, e dei processi di costruzione del senso comune 4) riconoscere le principali questioni filosofiche aperte della riflessione sulla scienza e sui suoi sistemi di trasmissione e sviluppo
Numero totale e descrizione delle unità didattiche: Nr. Totale: 8 (1 modulo da 8 videolezioni per ogni CFU)
Organizzazione della didattica DIDATTICA EROGATIVA N. 16 VIDEOLEZIONI ON-LINE (N. 8 UNITA’ DIDATTICHE - DELLA DURATA DI 2 ORE PER OGNI CFU)
DIDATTICA INTERATTIVA N. 2 LEZIONI INTERATTIVE PER CFU N. 5 DISCUSSIONI TEMATICHE SUL FORUM DIDATTICO (TOPIC) E N. 2 POST PER CFU COME DAL LINEE GUIDA SULLA DIDATTICA DEL PQA N. 2 E-TIVITY OGNI 5 CFU N. 2 TEST PER OGNI CFU CON 8 DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA
Ricevimento settimanale: Lunedì h. 13-14 (in sede) Mercoledì h. 19.00-20.00 (online)
Programma del corso Corso di laurea L-19: 1. Paidéia: l’educazione nella filosofia classica 2. Il problema della conoscenza e dell'educazione nell'empirismo 3. Immanuel Kant fra pedagogia e filosofia 4. Émile, o dell’educazione: il modello pedagogico di Jean-Jacques Rousseau 5. Paradigmi: la scienza e le sue trasformazioni 6. Storicismo, relazionismo, pedagogia: prospettive filosofiche sull’educazione nell’Italia del ‘900 7. Karl Popper e il falsificazionismo 8. L’educazione nell’epoca della complessità
Modalità di verifiche di profitto in itinere Il grado di apprendimento degli studenti è monitorato costantemente attraverso gli strumenti e le metodologie di verifica.
In particolare, al fine di rendere fattibile la verifica e la certificazione degli esiti formativi il docente ed il tutor terranno conto del: 1. tracciamento automatico delle attività formative da parte del sistema - reporting; 2. il monitoraggio didattico e tecnico (a livello di quantità e qualità delle interazioni, di rispetto delle scadenze didattiche, di consegna degli elaborati previsti, ecc.). 3. le verifiche di tipo formativo in itinere, anche per l'autovalutazione (p. es. test multiple choice, vero/falso, sequenza di domande con diversa difficoltà, simulazioni, mappe concettuali, elaborati, progetti di gruppo, ecc.); 4. l'esame finale di profitto, nel corso del quale si tiene conto e si valorizza il lavoro svolto in rete (attività svolte a distanza, quantità e qualità delle interazioni on line, ecc.). La valutazione, in questo quadro, tiene conto di più aspetti: a. il risultato di un certo numero di prove intermedie (test on line, sviluppo di elaborati, ecc.); b. la qualità e quantità della partecipazione alle attività on line (frequenza e qualità degli interventi monitorabili attraverso la piattaforma); c. i risultati della prova finale.
Obiettivi della prova • L’accesso all’esame è subordinato al riconoscimento della frequenza, che verrà attestato dal'apposito certificato al momento della prenotazione dell'esame. Il documento attesterà anche lo svolgimento delle attività didattiche di verifica in itinere e il lavoro svolto nelle corso delle esercitazioni. • L'esame consisterà in un colloquio orale e la votazione sarà espressa in 30/30 • L'esame di profitto viene svolto in forma orale. Lo studente riceverà dalla commissione almeno tre domande sugli argomenti descritti nel programma del Corso. • L’esame mira a valutare il raggiungimento degli obiettivi didattici. In particolare: a) Lo studente dovrà mostrare la conoscenza degli aspetti critici della pratica pedagogica che la riflessione filosofica ha messo in evidenza b) lo studente dovrà dimostrare di avere compreso il rapporto di coappartenenza fra la pratica pedagogica e il problema filosofico della definizione di “natura umana” c) lo studente dovrà dimostrare di aver compreso il problema della relazione fra riflessione pedagogica e organizzazione politica e sociale delle comunità d) lo studente dovrà dimostrare di aver compreso l’importanza che i concetti fondamentali della pedagogia hanno acquisito nella coscienza culturale contemporanea, specie per quanto concerne il problema dell’educazione nella società “complessa”
In riferimento alla votazione verranno assegnati al massimo 10 punti per ogni obiettivo verificato di cui ai punti a, b e c. Ai fini del superamento dell’esame è richiesto un punteggio minimo pari a 6 punti ad obiettivo. La lode verrà assegnata nel caso in cui lo studente: a) acquisisca il punteggio massimo assegnato a tutti gli obiettivi b) dimostri piena autonomia nel condurre il colloquio orale c) evidenzi capacità di analisi critica dei principali problemi legati alla pratica pedagogica
Conoscenze e capacità di comprensione in termini di risultati attesi (descrittore di Dublino n. 1) • conoscenza e comprensione dei fondamenti filosofici del problema dell’educazione, con speciale riferimento ai concetti proposti dalla letteratura filosofica analizzata • conoscenza e comprensione dei fondamenti teorici e metodologici della ricerca filosofia applicata al problema dell’educazione e dello sviluppo individuale e sociale • acquisizione di un linguaggio scientifico che sia appropriato non solo allo scopo di una piena e fruibile conoscenza della disciplina, ma anche alla trasmissione dei suoi principi e dei suoi contenuti • capacità di usare conoscenze e concetti per ragionare secondo una logica multi-disciplinare
Competenze al fine di applicare conoscenza e comprensione in termini di risultati attesi (descrittore di Dublino n. 2) • utilizzare categorie interpretative per la lettura critica delle teorie pedagogiche; • applicare quadri di riferimento sicuri e ampi in vista della comprensione e della argomentazione intorno a concetti complessi come quello di natura umana, formazione, apprendimento, conoscenza; • argomentare con sicurezza intorno ai limiti del pensiero scientifico e alle sue pratiche di produzione del sapere • essere in grado di fare un’analisi della letteratura scientifica ed effettuare ricerche bibliografiche nell’ambito delle discipline Numero totale delle lezioni interattive N. 2 lezioni interattive per CFU, per un totale di 16 lezioni interattive
Eventuali propedeuticità Bibliografia - Franco Cambi, Introduzione alla filosofia dell’educazione, Laterza, Bari Roma 2008; - Platone, Repubblica (Libro V; Libro VII), una qualsiasi delle edizioni in commercio; - Jean-Jacques Rousseau, Emilio, o dell’educazione (Libro IV), una qualsiasi delle edizioni in commercio; - Edgar Morin, Il paradigma perduto. Che cos’è la natura umana?, Mimesis, Milano 2020 Modalità di raccordo con gli altri insegnamenti (indicare le modalità e gli insegnamenti con i quali sarà necessario raccordarsi)
( testi)
- Franco Cambi, Introduzione alla filosofia dell’educazione, Laterza, Bari Roma 2008; - Platone, Repubblica (Libro V; Libro VII), una qualsiasi delle edizioni in commercio; - Jean-Jacques Rousseau, Emilio, o dell’educazione (Libro IV), una qualsiasi delle edizioni in commercio; - Edgar Morin, Il paradigma perduto. Che cos’è la natura umana?, Mimesis, Milano 2020
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M-FIL/06
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Attività formative affini ed integrative
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ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
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ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
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D'ALESSANDRO FRANCESCA
( programma)
OBIETTIVI FORMATIVI 1. Conoscenza del diritto pubblico italiano attraverso l’esame degli istituti, poteri e diritti fondamentali previsti dalla Costituzione repubblicana e relative problematiche, sulla base dei contributi offerti dalla dottrina e dalla giurisprudenza. 2. Sviluppo della capacità di comprendere il diritto pubblico tanto nella sua dimensione statica, disegnata dal legislatore, quanto nella sua dimensione dinamica, più propriamente legata alla realtà operativa. 3. Conoscenza delle problematiche connesse al bilanciamento degli interessi ed ai “nuovi diritti”. .
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA (lezioni, laboratorio etc)
DIDATTICA EROGATIVA N.48 VIDEOLEZIONI ON-LINE ( N.8 UNITA’ DIDATTICHE - DELLA DURATA DI DUE ORE PER OGNI CFU)
DIDATTICA INTERATTIVA N. 2 LEZIONI INTERATTIVE PER CFU N. 5 DISCUSSIONI TEMATICHE SUL FORUM DIDATTICO (TOPIC) E N. 2 POST PER CFU COME DAL LINEE GUIDA SULLA DIDATTICA DEL PQA N. 2 E-TIVITY OGNI 5 CFU N. 2 TEST PER OGNI CFU CON 8 DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA
PROGRAMMA DEL CORSO il corso si basa sull’esame del testo della Carta costituzionale italiana. Pertanto, i temi trattati ripartiti in 48 unità sono i seguenti: 1) Cenni di teoria dello Stato. 2) Forme di Stato 3) Forme di governo 4) Organizzazione costituzionale 5) Organi costituzionali 6) Pubblica amministrazione
MODALITA' DI VERIFICA IN ITINERE Il grado di apprendimento degli studenti è monitorato costantemente attraverso gli strumenti e le metodologie di verifica. In particolare, al fine di rendere fattibile la verifica e la certificazione degli esiti formativi il docente ed il tutor terranno conto del: 1. tracciamento automatico delle attività formative da parte del sistema - reporting; 2. il monitoraggio didattico e tecnico (a livello di quantità e qualità delle interazioni, di rispetto delle scadenze didattiche, di consegna degli elaborati previsti, ecc.). 3. le verifiche di tipo formativo in itinere, anche per l'autovalutazione (p. es. test multiple choice, vero/falso, sequenza di domande con diversa difficoltà, simulazioni, mappe concettuali, elaborati, progetti di gruppo, ecc.); 4. l'esame finale di profitto, nel corso del quale si tiene conto e si valorizza il lavoro svolto in rete (attività svolte a distanza, quantità e qualità delle interazioni on line, ecc.). La valutazione, in questo quadro, tiene conto di più aspetti: a. il risultato di un certo numero di prove intermedie (test on line, sviluppo di elaborati, ecc.); b. la qualità e quantità della partecipazione alle attività on line (frequenza e qualità degli interventi monitorabili attraverso la piattaforma); c. i risultati della prova finale. Pertanto i dati raccolti saranno oggetto di valutazione da parte del docente per l'attività di valutazione dello studente.
MODALITA' DI VALUTAZIONE E OBIETTIVI DELLA PROVA L’accesso all’esame è subordinato al riconoscimento di frequenza, che verrà attestato con l'apposito certificato al momento della prenotazione dell'esame, che attesterà lo svolgimento delle attività didattiche di verifica in itinere e al livello del lavoro svolto nelle varie esercitazioni. L'esame consisterà in un colloquio orale e la votazione sarà espressa in 30/30 L'esame di profitto viene svolto in forma orale. Lo studente riceverà dalla commissione almeno tre domande sugli argomenti descritti nel programma del Corso. L’esame mira a valutare il raggiungimento degli obiettivi didattici. In particolare: a)Lo studente dovrà dimostrare di saper descrivere le singole fonti normative dell’ordinamento giuridico italiano; b) lo studente dovrà dimostrare di essere in grado saper descrivere l’organizzazione costituzionale e l’assetto della forma di Stato italiana; c) lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di descrivere i principi e i diritti fondamentali e costituzionali, nonché le problematiche connesse ai nuovi diritti ed al bilanciamento degli interessi in base al dettato costituzionale In riferimento alla votazione verranno assegnati al massimo 10 punti per ogni obiettivo verificato di cui ai punti a, b e c. Ai fini del superamento dell’esame è richiesto un punteggio minimo pari a 6 punti ad obiettivo. La lode verrà assegnata nel caso in cui lo studente: a) acquisisca il punteggio massimo assegnato a tutti gli obiettivi b) dimostri piena autonomia nel condurre il colloquio orale c) evidenzi punti di forza e criticità connesse ai nuovi diritti ed al bilanciamento degli interessi
CONOSCENZE E CAPACITA' DI COMPRENSIONE RICHIESTE IN TERMINI DI RISULTATI ATTESI (descrittore di Dublino n. 1) - Lo studente al termine del corso acquisirà piena conoscenza degli Istituti di diritto pubblico, della normativa costituzionale ed in generale dell’ordinamento giuridico italiano - La conoscenza degli istituti fondamentali del diritto pubblico consentirà allo studente di ricercare ed individuare autonomamente le fonti di riferimento, nonché di analizzare gli sviluppi della dottrina e della giurisprudenza costituzionale. - La conoscenza dell’organizzazione costituzionale italiana consentirà allo studente di individuare i settori dell’ esercizio dei poteri dello Stato e di sviluppare capacità critica su problemi istituzionali e tematiche nuove - La conoscenza delle norme di riconoscimento e delle specifiche tecniche d’interpretazione permetterà allo studente di maturare piena consapevolezza e capacità critica dei problemi connessi all’evolversi del diritto e delle istituzioni di diritto pubblico, anche in una prospettiva interdisciplinare
COMPETENZE AL FINE DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE IN TERMINI DI RISULTATI ATTESI (descrittore di Dublino n. 2 ) • Lo studente sarà in grado di utilizzare la conoscenza della normativa costituzionale e dell’organizzazione costituzionale a fondamento, supporto ed integrazione per risolvere problematiche relative ai rapporti controversi tra soggetti pubblici e tra soggetti pubblici e privati, tra lo Stato e il cittadino • Le conoscenze acquisite consentiranno allo studente di utilizzare con consapevolezza gli strumenti e le tecniche che l’ordinamento giuridico e la Costituzione in particolare fornisce in ogni contesto lavorativo .
BIBLIOGRAFIA Diritto pubblico, di Roberto Bin e Giovanni Pitruzzella, Ed.17 settembre 2019 e successivi aggiornamenti. E’ indispensabile accompagnare lo studio della materia con l’ausilio della Carta della Costituzione della Repubblica italiana
( testi)
Diritto pubblico, di Roberto Bin e Giovanni Pitruzzella, Ed.17 settembre 2019 e successivi aggiornamenti. E’ indispensabile accompagnare lo studio della materia con l’ausilio della Costituzione della Repubblica Italiana
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IUS/09
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Attività formative affini ed integrative
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LABORATORIO IUS/09
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D'ALESSANDRO FRANCESCA
( programma)
OBIETTIVI FORMATIVI 1. Conoscenza del diritto pubblico italiano attraverso l’esame degli istituti, poteri e diritti fondamentali previsti dalla Costituzione repubblicana e relative problematiche, sulla base dei contributi offerti dalla dottrina e dalla giurisprudenza. 2. Sviluppo della capacità di comprendere il diritto pubblico tanto nella sua dimensione statica, disegnata dal legislatore, quanto nella sua dimensione dinamica, più propriamente legata alla realtà operativa. 3. Conoscenza delle problematiche connesse al bilanciamento degli interessi ed ai “nuovi diritti”. .
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA (lezioni, laboratorio etc) DIDATTICA EROGATIVA N.6 MODULI DI VIDEOLEZIONI ON-LINE ( N.8 UNITA’ DIDATTICHE - DELLA DURATA DI DUE ORE PER OGNI CFU= 6CFU) LABORATORIO: N. 4 VIDEOLEZIONI – 2 CFU
DIDATTICA INTERATTIVA N. 2 LEZIONI INTERATTIVE PER CFU N. 5 DISCUSSIONI TEMATICHE SUL FORUM DIDATTICO (TOPIC) E N. 2 POST PER CFU COME DAL LINEE GUIDA SULLA DIDATTICA DEL PQA N. 2 E-TIVITY OGNI 5 CFU N. 2 TEST PER OGNI CFU CON 8 DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA
PROGRAMMA DEL CORSO il corso si basa sull’esame del testo della Carta costituzionale italiana. Pertanto, i temi trattati ripartiti in 48 unità sono i seguenti: 1) Cenni di teoria dello Stato. 2) Forme di Stato 3) Forme di governo 4) Organizzazione costituzionale 5) Organi costituzionali 5) Pubblica amministrazione LABORATORIO IUS/09 (2 CFU) 1) Lo Statuto dei diritti e dei doveri del minore nella comunità familiare 2) La responsabilità genitoriale e l’affido familiare Vedi allegato A e B
MODALITA' DI VERIFICA IN ITINERE Il grado di apprendimento degli studenti è monitorato costantemente attraverso gli strumenti e le metodologie di verifica. In particolare, al fine di rendere fattibile la verifica e la certificazione degli esiti formativi il docente ed il tutor terranno conto del: 1. tracciamento automatico delle attività formative da parte del sistema - reporting; 2. il monitoraggio didattico e tecnico (a livello di quantità e qualità delle interazioni, di rispetto delle scadenze didattiche, di consegna degli elaborati previsti, ecc.). 3. le verifiche di tipo formativo in itinere, anche per l'autovalutazione (p. es. test multiple choice, vero/falso, sequenza di domande con diversa difficoltà, simulazioni, mappe concettuali, elaborati, progetti di gruppo, ecc.); 4. l'esame finale di profitto, nel corso del quale si tiene conto e si valorizza il lavoro svolto in rete (attività svolte a distanza, quantità e qualità delle interazioni on line, ecc.). La valutazione, in questo quadro, tiene conto di più aspetti: a. il risultato di un certo numero di prove intermedie (test on line, sviluppo di elaborati, ecc.); b. la qualità e quantità della partecipazione alle attività on line (frequenza e qualità degli interventi monitorabili attraverso la piattaforma); c. i risultati della prova finale. Pertanto i dati raccolti saranno oggetto di valutazione da parte del docente per l'attività di valutazione dello studente.
MODALITA' DI VALUTAZIONE E OBIETTIVI DELLA PROVA L’accesso all’esame è subordinato al riconoscimento di frequenza, che verrà attestato con l'apposito certificato al momento della prenotazione dell'esame, che attesterà lo svolgimento delle attività didattiche di verifica in itinere e al livello del lavoro svolto nelle varie esercitazioni. L'esame consisterà in un colloquio orale e la votazione sarà espressa in 30/30 L'esame di profitto viene svolto in forma orale. Lo studente riceverà dalla commissione almeno tre domande sugli argomenti descritti nel programma del Corso. L’esame mira a valutare il raggiungimento degli obiettivi didattici. In particolare: a)Lo studente dovrà dimostrare di saper descrivere le singole fonti normative dell’ordinamento giuridico italiano; b) lo studente dovrà dimostrare di essere in grado saper descrivere l’organizzazione costituzionale e l’assetto della forma di Stato italiana; c) lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di descrivere i principi e i diritti fondamentali e costituzionali, nonché le problematiche connesse ai nuovi diritti ed al bilanciamento degli interessi in base al dettato costituzionale In riferimento alla votazione verranno assegnati al massimo 10 punti per ogni obiettivo verificato di cui ai punti a, b e c. Ai fini del superamento dell’esame è richiesto un punteggio minimo pari a 6 punti ad obiettivo. La lode verrà assegnata nel caso in cui lo studente: a) acquisisca il punteggio massimo assegnato a tutti gli obiettivi b) dimostri piena autonomia nel condurre il colloquio orale c) evidenzi punti di forza e criticità connesse ai nuovi diritti ed al bilanciamento degli interessi
CONOSCENZE E CAPACITA' DI COMPRENSIONE RICHIESTE IN TERMINI DI RISULTATI ATTESI (descrittore di Dublino n. 1) - Lo studente al termine del corso acquisirà piena conoscenza degli Istituti di diritto pubblico, della normativa costituzionale ed in generale dell’ordinamento giuridico italiano - La conoscenza degli istituti fondamentali del diritto pubblico consentirà allo studente di ricercare ed individuare autonomamente le fonti di riferimento, nonché di analizzare gli sviluppi della dottrina e della giurisprudenza costituzionale. - La conoscenza dell’organizzazione costituzionale italiana consentirà allo studente di individuare i settori dell’ esercizio dei poteri dello Stato e di sviluppare capacità critica su problemi istituzionali e tematiche nuove - La conoscenza delle norme di riconoscimento e delle specifiche tecniche d’interpretazione permetterà allo studente di maturare piena consapevolezza e capacità critica dei problemi connessi all’evolversi del diritto e delle istituzioni di diritto pubblico, anche in una prospettiva interdisciplinare
COMPETENZE AL FINE DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE IN TERMINI DI RISULTATI ATTESI (descrittore di Dublino n. 2 ) • Lo studente sarà in grado di utilizzare la conoscenza della normativa costituzionale e dell’organizzazione costituzionale a fondamento, supporto ed integrazione per risolvere problematiche relative ai rapporti controversi tra soggetti pubblici e tra soggetti pubblici e privati, tra lo Stato e il cittadino • Le conoscenze acquisite consentiranno allo studente di utilizzare con consapevolezza gli strumenti e le tecniche che l’ordinamento giuridico e la Costituzione in particolare fornisce in ogni contesto lavorativo .
BIBLIOGRAFIA Diritto pubblico, di Roberto Bin e Giovanni Pitruzzella, Ed.17 settembre 2019 e successivi aggiornamenti. E’ indispensabile accompagnare lo studio della materia con l’ausilio della Carta della Costituzione della Repubblica italiana
( testi)
Diritto pubblico, di Roberto Bin e Giovanni Pitruzzella, Ed.17 settembre 2019 e successivi aggiornamenti E’ indispensabile accompagnare lo studio della materia con l’ausilio della Costituzione della Repubblica italiana
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IUS/09
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
Gruppo opzionale:
Insegnamenti a scelta 6CFU II - III anno - (visualizza)
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06/34 -
IGIENE ED EDUCAZIONE SANITARIA
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MED/42
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
06/40 -
TECNICHE DI MEDIAZIONE FAMILIARE
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SABATINI ALESSIA
( programma)
PROGRAMMA DEL CORSO: Il corso si propone di far acquisire agli studenti i fondamenti concettuali alla base della Mediazione familiare e di sviluppare capacità di analisi nei confronti delle situazioni conflittuali di coppia e familiari, favorendo la loro gestione e riorganizzazione mediate le tecniche di Mediazione familiare. 1) Modulo 1: Introduzione alla Mediazione familiare 2) Modulo 2: Le tecniche della Mediazione familiare 3) Modulo 3: Gli aspetti giuridici e sociali della separazione 4) Modulo 4: La figura del Mediatore familiare 5) Modulo 5: Il contesto sociale 6) Modulo 6: Oltre la Mediazione
MODALITA' D'ESAME: L'esame consisterà in un colloquio orale e la votazione sarà espressa in 30/30. Il colloquio orale verterà sugli argomenti così come indicati nella sezione “programma del corso”.
OBIETTIVI FORMATIVI Nel dettaglio il corso mira a: analizzare e definire la Mediazione familiare in un’ottica sistemico-relazionale fornire chiavi di lettura utili a stimolare l’attenzione verso lo studio e l’analisi delle situazioni conflittuali adottati dalla coppia e dalla famiglia introdurre alle diverse tecniche di Mediazione familiare e alle abilità del ruolo del Mediatore fornire i riferimenti concettuali per l’analisi delle diverse fasi del ciclo di vita della famiglia fornire spunti di riflessione per l’approfondimento sia degli aspetti giuridici della separazione (il quadro normativo entro cui si muove la mediazione familiare) sia di quelli sociali all’interno del quadro sociale di riferimento.
Organizzazione della Didattica: DIDATTICA EROGATIVA - N. 32 ORE VIDEOLEZIONI ON-LINE DIDATTICA INTERATTIVA - N. 16 LEZIONI INTERATTIVE - N. 16 TEST CON 8 DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA - N. 5 DISCUSSIONI TEMATICHE SUL FORUM DIDATTICO (TOPIC) - N. 16 POST - N. 4 E-TIVITY
DESCRITTORI DI DUBLINO: Lo studente dovrà acquisire: conoscenza e comprensione dello sviluppo storico-concettuale della disciplina conoscenza dei fondamenti teorici riguardanti il sistema coppia e il sistema famiglia, la Mediazione familiare, il ruolo del Mediatore e il quadro normativo e sociale di riferimento linguaggio specifico appropriato sia per la conoscenza della materia nel suo insieme, sia per poter trasmetterne ad altri i contenuti teorici acquisiti capacità di usare concetti per ragionare secondo una logica multi-disciplinare.
Lo studente dovrà essere in grado di: usare conoscenze e concetti afferenti alle principali Tecniche di Mediazione familiare ed altresì orientarsi nel quadro sociale e normativo di riferimento utilizzare strumenti e conoscenze teoriche per leggere ed analizzare i principali concetti di Sistema famiglia, sistema coppia, ciclo vitale della famiglia essere in grado di sviluppare una riflessione critica rispetto al ruolo del Mediatore familiare e alla conduzione del processo mediatorio in caso di conflitto familiare.
( testi)
- O’ Connor – I. McDermott (2001), Il pensiero sistemico, Torino, Sperling&Kupfer. - P. Waztlawick (1971) Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio, Roma. - L. Parkinson (a cura di C. Marzotto), (2013) La mediazione familiare. Modelli e strategie operative, Ed. Erickson. - C. Bogliolo, A. Bacherini (2010), Manuale di Mediazione familiare. Proteggere i figli nella separazione, Franco Angeli. - P. Donati (2015), Manuale di Sociologia della famiglia, Ed. Laterza.
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6
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SPS/08
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
06/42 -
PSICOLOGIA DELL'INVECCHIAMENTO
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ZULLO ANTONIO
( programma)
Modulo 1: INTRODUZIONE ALLA PSICOLOGIA DELL’INVECCHIAMENTO - Introduzione alla Psicologia dell’invecchiamento - Approcci e modelli nella Psicologia dell’invecchiamento - Invecchiamento come processo e cambiamento - Ageing Society. L’invecchiamento come fatto sociale - La dimensione culturale dell’invecchiamento - Invecchiamento e sistema-famiglia - Lo studio dell’invecchiamento psicologico: disegno trasversale e longitudinale, time-lag e disegni sequenziali - Tecniche e modelli statistici
Modulo 2: I CAMBIAMENTI NELL’INVECCHIAMENTO - I Cambiamenti nell’invecchiamento - Aspetti strutturali e funzionali dell’invecchiamento cerebrale - Compensazione delle perdite ed invecchiamento patologico - Le abilità intellettive nell’invecchiamento e decadimento - I processi di memoria nell'invecchiamento - Meccanismi cognitivi di base nell'invecchiamento - Emozioni e motivazioni nell’invecchiamento - La personalità nell’invecchiamento
Modulo 3: L’INVECCHIAMENTO DI SUCCESSO - L’invecchiamento di successo - La prospettiva dell’arco di vita: la SOC Theory - Il benessere nell’invecchiamento - Promuovere il benessere psicologico nell'invecchiamento - La promozione dell’invecchiamento attivo - Invecchiamento al lavoro - Potenziare la memoria nell’invecchiamento: i training cognitivi - I training di memoria: applicazione e ricerca
Modulo 4: RELAZIONE INDIVIDUO-AMBIENTE E VALUTAZIONE PSICOLOGICA DELL’ANZIANO - Relazione individuo-ambiente e valutazione psicologica dell’anziano - La relazione individuo-ambiente - La rappresentazione dell’ambiente nell’invecchiamento - Differenze individuali nella rappresentazione dell’ambiente - Interventi sulle abilità spaziali e sull’ambiente - La valutazione dell’anziano: l’approccio multidimensionale - La valutazione psicologica dell’anziano - Le aree della valutazione psicologica
Modulo 5: INVECCHIAMENTO E PATOLOGIA: IL MORBO DI ALZHEIMER - Invecchiamento e patologia: il morbo di Alzheimer - Morbo di Alzheimer: cause e conseguenze - Morbo di Alzheimer: strumenti valutativo-diagnostici - Morbo di Alzheimer: strategie di intervento riabilitative - Il caregiving informale: l’impatto sulle famiglie - Il caregiving formale: il burden degli operatori - Uso delle tecnologie per ridurre le conseguenze negative derivanti dal morbo di Alzheimer - Sostegno sociale ed interventi per ridurre il caregiving burden
Modulo 6: DOLORE E FINE VITA NELL’INVECCHIAMENTO - Dolore e fine vita nell’invecchiamento - Il dolore nell’anziano - La gestione del dolore nell’anziano - L’approccio centrato sulla famiglia e la formazione del personale - Il fine vita - La paura della morte - L’anziano e la morte - La cura dei curanti
( testi)
De Beni, R., & Borella, E. (2015). Psicologia dell'invecchiamento e della longevità (2ª). Bologna: Il Mulino. Morganti, f. (2022). Psicologia dell’invecchiamento e qualità della vita. Salute, fragilità, demenze. Roma: Carocci.
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M-PSI/04
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
03/52 -
DIRITTO DI FAMIGLIA
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BUZZELLI DARIO
( programma)
Obiettivi formativi 1. Conoscenza delle categorie giuridiche e degli istituti fondamentali del diritto di famiglia, vale a dire: Il matrimonio e gli altri modelli di relazione familiare. Il contenuto personale e patrimoniale delle relazioni familiari. La crisi dei rapporti familiari. La filiazione. 2. Conoscenza e comprensione, anche a attraverso l’acquisizione del metodo di analisi giuridica e di consultazione dei testi nomativi, della portata, delle ragioni e delle scelte normative effettuate in materia dal legislatore 3. Conoscenza delle principali problematiche connesse alle categorie ed agli istituti fondamentali del diritto delle relazioni familiari.
Modalità di verifiche di profitto in itinere Il grado di apprendimento degli studenti è monitorato costantemente attraverso gli strumenti e le metodologie di verifica. In particolare, al fine di rendere fattibile la verifica e la certificazione degli esiti formativi il docente ed il tutor terranno conto del: 1. tracciamento automatico delle attività formative da parte del sistema - reporting; 2. il monitoraggio didattico e tecnico (a livello di quantità e qualità delle interazioni, di rispetto delle scadenze didattiche, di consegna degli elaborati previsti, ecc.). 3. le verifiche di tipo formativo in itinere, anche per l'autovalutazione (p. es. test multiple choice, vero/falso, sequenza di domande con diversa difficoltà, simulazioni, mappe concettuali, elaborati, progetti di gruppo, ecc.); 4. l'esame finale di profitto, nel corso del quale si tiene conto e si valorizza il lavoro svolto in rete (attività svolte a distanza, quantità e qualità delle interazioni on line, ecc.). La valutazione, in questo quadro, tiene conto di più aspetti: a. il risultato di un certo numero di prove intermedie (test on line, sviluppo di elaborati, ecc.); b. la qualità e quantità della partecipazione alle attività on line (frequenza e qualità degli interventi monitorabili attraverso la piattaforma); c. i risultati della prova finale. Pertanto i dati raccolti saranno oggetto di valutazione da parte del docente per l'attività di valutazione dello studente.
Modalità di valutazione L’accesso all’esame è subordinato al riconoscimento di frequenza, che verrà attestato con l'apposito certificato al momento della prenotazione dell'esame, che attesterà lo svolgimento delle attività didattiche di verifica in itinere e al livello del lavoro svolto nelle varie esercitazioni. L'esame consisterà in un colloquio orale e la votazione sarà espressa in 30/30 L'esame di profitto viene svolto in forma orale. Lo studente riceverà dalla commissione almeno tre domande sugli argomenti descritti nel programma del Corso. L’esame mira a valutare il raggiungimento degli obiettivi didattici. In particolare: a) lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito piena conoscenza delle materie trattate, nonché delle problematiche ad esse collegate; b) lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di procedere ad un’esposizione coordinata e ragionata dei legami esistenti tra i diversi istituti del diritto di famiglia, ponendo in correlazione le disposizioni contenute nel codice civile e nelle norme ad esso collegate con le tematiche affrontate; c) lo studente dovrà dimostrare di saper esprimere in modo ragionato e con proprietà di linguaggio gli argomenti trattati e di raccordarli in modo logico e coerente.
Numero totale e descrizione delle unità didattiche Nr. Totale: 48 (6 moduli da 8 videolezioni ciascuno)
Descrizione dei nove capitoli del programma: 1) La famiglia e i modelli di relazione familiare 2) Il contenuto personale e patrimoniale delle relazioni familiari 3) Crisi dei rapporti familiari e separazione dei coniugi 4) Divorzio, scioglimento delle unioni civili e cessazione della convivenza di fatto 5) La filiazione 6) I diritti e i doveri del figlio e la responsabilità genitoriale
Organizzazione della didattica (lezioni, laboratorio etc) DIDATTICA EROGATIVA N. 48 VIDEOLEZIONI ON-LINE (N. 6 UNITA’ DIDATTICHE - DELLA DURATA DI DUE ORE PER OGNI CFU)
DIDATTICA INTERATTIVA N. 2 LEZIONI INTERATTIVE PER CFU N. 5 DISCUSSIONI TEMATICHE SUL FORUM DIDATTICO (TOPIC) E N. 2 POST PER CFU COME DAL LINEE GUIDA SULLA DIDATTICA DEL PQA N. 2 E-TIVITY OGNI 5 CFU N. 2 TEST PER OGNI CFU CON 8 DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA
Giorni e orario di ricevimento settimanale in sede Ricevimento settimanale: Martedì ore 13.00-14.00
Numero totale e descrizione degli incontri in streaming Nr. Totale: Almeno 6 Descrizione: Seguendo i contenuti dei sei capitoli del programma, gli incontri sono dedicati ad approfondire taluni argomenti trattati, nonché i punti ritenuti meno chiari dagli studenti e a rispondere in tempo reale alle loro domande anche in riferimento alle attività di lavoro in rete svolte con i Tutor
Conoscenze e capacità di comprensione in termini di risultati attesi (descrittore di Dublino n. 1) • La conoscenza delle categorie e degli istituti fondamentali del diritto di famiglia, consentirà allo studente di acquisire non solo le basi metodologiche di analisi giuridica e di consultazione dei testi normativi necessari per lo studio della materia, ma anche una conoscenza che ne consenta di cogliere l’intima connessione con l’evoluzione della società e gli sviluppi giurisprudenziali • Le conoscenze così acquisite consentiranno allo studente di approfondire anche in chiave critica, le tematiche trattate e le soluzioni applicabili ai casi concreti.
Competenze al fine di applicare conoscenza e comprensione in termini di risultati attesi (descrittore di Dublino n. 2) • Lo studente sarà in grado di utilizzare la conoscenza degli istituti e delle categorie del diritto di famiglia per applicarli nei diversi contesti operativi, anche in relazione alla variabilità del quadro normativo e all’evoluzione del formante giurisprudenziale, tipici della materia delle relazioni familiari. • Le conoscenze acquisite permetteranno allo studente, una volta conseguita la laurea, di utilizzare con consapevolezza le categorie e gli istituti del diritto di famiglia, in guisa da risolvere in modo autonomo i diversi problemi di interpretazione e applicazione nel contesto lavorativo delle professioni legali e degli altri ambiti occupazionali.
Programma del corso Il matrimonio e gli altri modelli di relazione familiare. Il contenuto personale e patrimoniale delle relazioni familiari. La crisi dei rapporti familiari. La filiazione.
G. CARAPEZZA FIGLIA, N. CIPRIANI, G. FREZZA, G. PERLINGIERI e P. VIRGADAMO, Manuale di diritto di famiglia, Napoli, Esi, ultima edizione. È necessario l’uso del codice civile aggiornato e completo con le leggi complementari
( testi)
G. CARAPEZZA FIGLIA, N. CIPRIANI, G. FREZZA, G. PERLINGIERI e P. VIRGADAMO, Manuale di diritto di famiglia, Napoli, Esi, ultima edizione. È necessario l’uso del codice civile aggiornato e completo con le leggi complementari
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IUS/01
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24
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
06/43 -
PSICOLOGIA DELLA DEVIANZA MINORILE
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DRAGONE MIRELLA
( programma)
Il corso si propone di fornire una panoramica delle principali nozioni teorico-applicative relative alla psicologia della devianza minorile, offrendo specifici approfondimenti sull’evoluzione delle diverse manifestazioni della devianza durante l’adolescenza analizzandone, secondo un approccio critico e basato sull’evidenza empirica, i principali quadri teorici esplicativi. Alcuni cenni sulle possibili strategie di prevenzione e contrasto della devianza giovanile concluderanno il corso. Nel Dettaglio si prevedono i seguenti moduli: 1. L’adolescenza: Opportunità e Rischi 2. Fattori di Rischio e Protezione dei Comportamenti a Rischio in Adolescenza: Il Ruolo delle Caratteristiche Individuali 3. Fattori di Rischio e Protezione dei Comportamenti a Rischio in Adolescenza: Il ruolo delle Esperienze nel Microsistema Prossimale e Distale 4. Concetti Fondamentali della Devianza Giovanile: Inquadramento Concettuale 5. Chiavi di Lettura della Devianza Giovanile: Modelli Teorici a Confronto 6. Strategie di Prevenzione e Contrasto della Devianza Giovanile
Obiettivi del corso sono: 1. Conoscenza dei meccanismi implicati nell’evoluzione dei comportamenti a rischio in adolescenza con particolare riferimento ai fattori di rischio e protezione secondo un approccio socio-ecologico; 2. Conoscenza delle principali nozioni concettuali nell’ambito dei diversi modelli esplicativi della devianza giovanile; 3. Conoscenza dei modelli di intervento preventivo e trattamentale: dagli interventi psicosociali a quelli giuridico-normativi.
DIDATTICA EROGATIVA N. 12 ORE DI VIDEOLEZIONI ON-LINE (N. 12 UNITA’ DIDATTICHE - DELLA DURATA DI DUE ORE PER OGNI CFU)
DIDATTICA INTERATTIVA N. 2 LEZIONI INTERATTIVE PER CFU N. 5 DISCUSSIONI TEMATICHE SUL FORUM DIDATTICO (TOPIC) E N. 2 POST PER CFU COME DAL LINEE GUIDA SULLA DIDATTICA DEL PQA N. 2 E-TIVITY OGNI 5 CFU N. 2 TEST PER OGNI CFU CON 8 DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA
Il grado di apprendimento degli studenti è monitorato costantemente attraverso gli strumenti e le metodologie di verifica. In particolare, al fine di rendere fattibile la verifica e la certificazione degli esiti formativi il docente ed il tutor terranno conto del: 1. tracciamento automatico delle attività formative da parte del sistema - reporting; 2. il monitoraggio didattico e tecnico (a livello di quantità e qualità delle interazioni, di rispetto delle scadenze didattiche, di consegna degli elaborati previsti, ecc.); 3. le verifiche di tipo formativo in itinere, anche per l'autovalutazione (p. es. test multiple choice, vero/falso, sequenza di domande con diversa difficoltà, simulazioni, mappe concettuali, elaborati, progetti di gruppo, ecc.); 4. l'esame finale di profitto, nel corso del quale si tiene conto e si valorizza il lavoro svolto in rete (attività svolte a distanza, quantità e qualità delle interazioni on line, ecc.);
La valutazione, in questo quadro, tiene conto di più aspetti: a. il risultato di un certo numero di prove intermedie (test on line, sviluppo di elaborati, ecc.); b. la qualità e quantità della partecipazione alle attività on line (frequenza e qualità degli interventi monitorabili attraverso la piattaforma); c. i risultati della prova finale.
Pertanto, i dati raccolti saranno oggetto di valutazione da parte del docente per l'attività di valutazione dello studente.
L’accesso all’esame è subordinato al riconoscimento di frequenza, che verrà attestato con l'apposito certificato al momento della prenotazione dell'esame, che attesterà lo svolgimento delle attività didattiche di verifica in itinere e al livello del lavoro svolto nelle varie esercitazioni. L'esame consisterà in un colloquio orale e la votazione sarà espressa in 30/30. L'esame di profitto viene svolto in forma orale. Lo studente riceverà dalla commissione almeno tre domande sugli argomenti descritti nel programma del Corso.
Obiettivi della prova • La conoscenza dei principali modelli teorici esplicativi della devianza giovanile consentirà allo studente di individuare i principali meccanismi eziologici alla base delle diverse forme di devianza, nonché di analizzare i progressi sviluppi scientifici psicologici e criminologici in materia • La conoscenza di casi clinici inerenti alla devianza consentirà allo studente di individuare i fattori di rischio e di protezione alla base del percorso deviante • La conoscenza delle specifiche modalità di prevenzione e intervento in relazione alla devianza giovanile permetterà allo studente di maturare piena consapevolezza dell’uso degli strumenti psicologici nel contrastare il fenomeno della devianza giovanile con rigore scientifico e metodologico
Lo studente sarà in grado di utilizzare la conoscenza della eziologia a proposito della devianza giovanile mostrando ragionamento critico e capacità di spostarsi tra il piano concettuale e il piano applicativo, per risolvere problemi di natura psicologica relativi al fenomeno della devianza giovanile Le conoscenze acquisite permetteranno allo studente, una volta conseguita la laurea, di utilizzare con consapevolezza gli strumenti psicologici e criminologici nei contesti professionali che richiedono una competenza psicologica e criminologica
L’esame mira a valutare il raggiungimento degli obiettivi didattici. In particolare: (a) lo studente dovrà dimostrare di avere solide conoscenze e competenze teoriche; (b) lo studente dovrà dimostrare di avere ottime competenze metodologiche; (c) lo studente dovrà dimostrare competenze critiche e di analisi di casi clinici relativi alle situazioni di devianza giovanile.
In riferimento alla votazione verranno assegnati al massimo 10 punti per ogni obiettivo verificato di cui ai punti a, b e c. Ai fini del superamento dell’esame è richiesto un punteggio minimo pari a 6 punti ad obiettivo. La lode verrà assegnata nel caso in cui lo studente: a) acquisisca il punteggio massimo assegnato a tutti gli obiettivi b) dimostri piena autonomia nel condurre il colloquio orale c) evidenzi punti di forza e di capacità di argomentazione critica
( testi)
Cattelino, E. (2010). Rischi in adolescenza: comportamenti problematici e disturbi emotivi. Carocci. Patrizi, P. (2011). Psicologia della devianza e della criminalità: teorie e modelli di intervento. Carocci.
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6
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M-PSI/04
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24
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24
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
CS/091 -
PSICOLOGIA SCOLASTICA
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6
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M-PSI/04
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24
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30
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
08/15 -
PEDAGOGIA SPERIMENTALE E VALUTAZIONE EDUCATIVA
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6
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M-PED/04
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24
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30
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
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CS/40 -
LETTERATURA ITALIANA
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12
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L-FIL-LET/10
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48
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48
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60
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
CS/41 -
LINGUISTICA ITALIANA
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12
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L-FIL-LET/12
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60
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
CS/42 -
GLOTTOLOGIA E LINGUISTICA
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12
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L-LIN/01
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48
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60
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
CS/47 -
DIDATTICA DELLE LINGUE MODERNE
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12
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L-LIN/02
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48
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48
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60
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
CS/48 -
CULTURA E LETTERATURA INGLESE
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12
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L-LIN/10
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48
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48
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60
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
06/09 -
PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE
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12
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M-PSI/04
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48
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48
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60
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
cs/391 -
LINGUA LATINA
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12
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L-FIL-LET/04
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48
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48
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60
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
cs/392 -
LETTERATURA LATINA
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12
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L-FIL-LET/04
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48
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48
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60
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
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