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04/401 -
TECNICA PROFESSIONALE
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TRAVAGLIONE MAURO
( programma)
OBIETTIVI FORMATIVI Il Corso è finalizzato a creare le basi per poter approfondire nel successivo modulo le problematiche connesse con le operazioni di gestione straordinaria d’impresa attraverso l’analisi dei bilanci straordinari e dei profili normativi, gestionali, contabili e fiscali delle singole operazioni.
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA 1. Didattica erogativa - N. 48 ore videolezioni on-line (n. 3 videolezioni - unita’ didattiche della durata di un’ora per ogni cfu) 2. Didattica interattiva - N. 36 ore lezioni in streaming (n. 3 lezioni in streaming per ogni cfu) - N. 24 forum – almeno 2 per cfu - N. 12 chat - N. 6 web conference - N. // progetti - N. // repository - N. 12 test (almeno 1 per cfu) con 10 domande e bloccante per passare ad argomenti successivi
PROGRAMMA DEL CORSO - La cessione d’azienda: descrizione e finalità della cessio-ne; i lineamenti civilistici; gli aspetti di valutazione eco-nomica e di rappresentazione contabile; la valutazione del complesso aziendale oggetto di cessione; i profili fi-scali. - Il conferimento d’azienda: descrizione e finalità dell’operazione; i lineamenti civilistici; la stima dei con-ferimenti ex-art. 2343 c.c.; gli aspetti di valutazione eco-nomica e di rappresentazione contabile; i profili fiscali. - Lo scambio di partecipazioni: descrizione e finalità dell’operazione; i lineamenti civilistici; gli spetti di valutazione economica; i profili fiscali. - La liquidazione: le cause di scioglimento; gli effetti dello scioglimento; i poteri e gli obblighi del liquidatore; il realizzo dell’attivo e il pagamento dei debiti; i bilanci di esercizio delle società in liquidazione; il bilancio finale di liquidazione; i profili fiscali. - La trasformazione: descrizione e finalità della trasforma-zione; le tipologie di trasformazione; la relazione di sti-ma del patrimonio sociale; la chiusura e la riapertura dei conti; i profili fiscali. - La fusione societaria: descrizione e finalità della fusione societaria; la natura giuridica e l’ambito di applicazione dell’operazione; i lineamenti civilistici; la determinazio-ne del rapporto di cambio; le differenze di fusione; i profili fiscali. La “fusione inversa”. Il “merger leveraged buy-out”. - La scissione: natura giuridica e lineamenti civilistici della scissione; le tipologie di scissione; la valutazione del capitale economico ex art. 2504-novies; le differenze contabili originate dalla scissione; i profili fiscali. - L’elusione tributaria: il concetto di elusione; differenze tra evasione ed elusione; il diritto di interpello
MODALITÀ DI VERIFICA DEL PROFITTO IN ITINERE Il grado di apprendimento degli studenti è monitorato costantemente attraverso gli strumenti e le metodologie di verifica. In particolare, al fine di rendere fattibile la verifica e la certificazione degli esiti formativi il docente ed il tutor terranno conto del: 1. tracciamento automatico delle attività formative da parte del sistema - reporting; 2. il monitoraggio didattico e tecnico (a livello di quantità e qualità delle interazioni, di rispetto delle scadenze didattiche, di consegna degli elaborati previsti, ecc.). 3. le verifiche di tipo formativo in itinere, anche per l'autovalutazione (p. es. test multiple choice, vero/falso, sequenza di domande con diversa difficoltà, simulazioni, mappe concettuali, elaborati, progetti di gruppo, ecc.); 4. l'esame finale di profitto, nel corso del quale si tiene conto e si valorizza il lavoro svolto in rete (attività svolte a distanza, quantità e qualità delle interazioni on line, ecc.). La valutazione, in questo quadro, tiene conto di più aspetti: 1. il risultato di un certo numero di prove intermedie (test on line, sviluppo di elaborati, ecc.); 2. la qualità e quantità della partecipazione alle attività on line (frequenza e qualità degli interventi monitorabili attraverso la piattaforma); 3. i risultati della prova finale. Pertanto i dati raccolti saranno oggetto di valutazione da parte del docente per l'attività di valutazione dello studente.
MODALITÀ DI VALUTAZIONE E OBIETTIVI DELLA PROVA FINALE La prova orale riguarda l’esame gli argomenti oggetto del program-ma nonché di discussione in piattaforma. La prova orale ha come obiettivo la verifica: a) della conoscenza e degli argomenti in modo non superficiale, nonché la padronanza delle problematiche ad essi connesse; b) la chiarezza espositiva e la proprietà di linguaggio; c) la capacità di stabilire collegamenti fra le diverse problemati-che, ed in particolare la capacità di analizzare in modo inter-disciplinare gli argomenti. Ad ogni obiettivo è assegnato un punteggio da 1 a 10. La prova si considera superata con il raggiungimento del punteggio minimo di 6 per ogni obiettivo. La lode verrà assegnata quando lo studente raggiunga il punteggio massimo in tutti gli obiettivi e, a giudizio unanime della Commissio-ne, mostri una conoscenza particolarmente approfondita degli argo-menti trattati e sia stato capace di esporli in modo originale e convinto, evidenziando spirito critico e capacità di svolgere autonome considerazioni sulle motivazioni che potrebbero determinare la scelta di effettuare un’operazione straordinaria.
CONOSCENZE E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE RICHIESTE CHE CONSENTONO DI ELABORARE E/O APPLICARE IDEE ORIGINALI SPESSO IN UN CONTESTO DI RICERCA (DESCRITTORE DI DUBLINO N. 1) Al termine della frequenza, lo studente, basandosi anche sulle cono-scenze acquisite nei suoi precedenti percorsi di studio, deve essere in grado di: a) comprendere le principali problematiche a base delle opera-zioni straordinarie; b) padroneggiare le cognizioni di base per comprendere le solu-zioni da adottare; c) aver compreso gli effetti delle operazioni straordinarie, anche per organizzare un proprio percorso di ricerca.
COMPETENZE RICHIESTE AL FINE DI APPLICARE CONOSCENZA, COMPRENSIONE E ABILITÀ NEL RISOLVERE PROBLEMI (DESCRITTORE DI DUBLINO N. 2) Al termine della frequenza, attraverso la conoscenza approfondita delle problematiche connesse alle operazioni straordinarie, dovrà es-sere in grado di utilizzare le competenze maturate per valutare le possibili soluzioni da applicare ai problemi attuali della stessa natura o di natura analoga, in particolare per ciò che riguarda le problematiche aziendali.
BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA G. SAVIOLI, Le operazioni di gestione straordinaria, Giuffrè, Milano, 2012
( testi)
BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA G. SAVIOLI, Le operazioni di gestione straordinaria, Giuffrè, Milano, 2012
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12
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SECS-P/07
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36
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36
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
04/421 -
DIRITTO DEI MERCATI FINANZIARI
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PALUMBO DOMENICO
( programma)
Il corso ha l’obiettivo di fornire le nozioni necessarie per la comprensione dei più significativi istituti del dei mercati finanziari. La finalità del corso, pertanto, è quella di fornire le nozioni generali riguardanti i mercati finanziari, gli intermediari e gli emittenti. Il tutto prendendo spunto dalle norme costituzionali e ripercorrendo la disciplina codicistica e delle leggi speciali.
Le lezioni saranno così suddivise: N. ore: 36, la maggior parte delle quali divisa in 4 multimedial les sons (MML)
DIDATTICA EROGATIVA - N. 36 ORE VIDEOLEZIONI ON-LINE DELLA DURATA DI UN’ORA CIRCA PER OGNI CFU)
DIDATTICA INTERATTIVA - N. 27 ORE LEZIONI IN STREAMING, DA REGISTRARSI E PUB- BLICARE QUALORA EFFETTIVAMENTE EROGATE A STUDENTI IN AULA OD IN REMOTO. - N. 18 FORUM - N. 9 CHAT N. 9 TEST CON 10 DOMANDE E BLOCCANTE PER PASSARE AD ARGOMENTI SUCCESSIVI
Il programma è il seguente: Fonti del diritto dei mercati e degli intermediari finanziari; vigilanza e regolamentazione. Mercati regolamentati, banche ed intermediari autorizzati. Servizi ed attività d’investimento. Regole di condotta e responsabilità degli intermediari. Dematerializzazione e strumenti finanziari. Gestione collettiva del risparmio. Informazione ed abusi di mercato.
Esito atteso: Al termine della frequenza, lo studente, basandosi anche sulle cono- scenze acquisite nei suoi precedenti percorsi di studio, deve essere in grado di: a) comprendere le principali problematiche relative ai mercati finanziari, con particolare attenzione al ruolo degli interme- diari; b) padroneggiare le nozioni di diritto comune e quelle contenute nel Testo Unico della Finanza per comprendere le soluzioni adottate di volta in volta dalla giurisprudenza; c) aver compreso la normativa di riferimento in maniera tale da essere in grado di sviluppare idee originali, anche per organiz- zare un proprio percorso di ricerca.
( testi)
P. Sfameni – A. Giannelli, Diritto degli intermediari e dei mercati finanziari, Egea, Milano, ultima ed. D. Palumbo, Mercati, intermediari e regole di protezione, Giappichelli, Torino, 2012.
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9
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IUS/04
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36
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36
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45
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
04/521 -
INFORMATICA AZIENDALE
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2
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INF/01
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8
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10
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
Gruppo opzionale:
Insegnamento a scelta 8 CFU - Manifesto corsi singoli - (visualizza)
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04/35 -
POLITICA ECONOMICA
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SUPPA DOMENICO
( programma)
Il corso introduce i temi istituzionali della Politica economica, con vari richiami sintetici delle principali nozioni di Economia politica che sono propedeutiche per la comprensione degli argomenti trattati.
L’esposizione si svolge lungo il seguente percorso.
Si parte dall’Economia del benessere e dall’ordinamento delle preferenze sociali.
Vengono illustrate alcune misure del benessere ed alcune possibili regole per l’aggregazione delle preferenze individuali.
Sono poi esposti alcuni principali funzioni del benessere sociale e i più importanti principi di giustizia sociale.
Un certo spazio è dedicato al principio dell’efficienza secondo Pareto, cercando di metterne in luce gli aspetti critici. L’analisi si avvale di richiami del modello dell’equilibrio economico generale. Riguardo alle problematiche poste dall’aggregazione delle preferenze individuali viene esposto il teorema di impossibilità di Arrow e il paradosso della maggioranza ciclica.
Una tassonomia dei fallimenti del mercato introduce una sintesi di alcune politiche microeconomiche per la concorrenza e alcuni temi della regolamentazione dei mercati.
Vengono trattati, poi, il tema dei beni pubblici, il problema del free-rider (e le circostanze che permettono la sua soluzione), le esternalità di rete e le cascate informative, le esternalità nella produzione e le politiche economiche per controllarle (con particolare attenzione ai loro effetti).
Si passa quindi all’esame delle politiche macroeconomiche che mirano a rimediare alle disfunzioni che hanno origine dai fallimenti del mercato: disoccupazione, inflazione, lo squilibrio dei conti esteri e il sottosviluppo. In tale ambito vengono delineate le differenze tra crescita e sviluppo e viene presentato un test sulla legge Okun.
L’attenzione quindi si rivolge alla relazione tra obiettivi e strumenti della politica economica (con alcune esemplificazioni). Viene presentata la regola aurea della politica economica di Tinbergen (con qualche cenno alla critica di Lucas). Vengono esaminati, quindi, alcuni strumenti, quali: la politica monetaria, la politica fiscale (e il bilancio pubblico), La dinamica del debito pubblico, il controllo dell’inflazione mediante la politica dei redditi. Viene introdotto il principio di efficacia degli strumenti dovuto a Mundell.
Una sezione è dedicata ai problemi affrontati dalla politica economica nell’ambito degli scambi con l’estero (sul piano macroeconomico e microeconomico): mercati valutari, bilancia dei pagamenti, l’aiuto all’industria nazionale, libero scambio e protezionismo (tariffario e non tariffario, con i suoi effetti sulla distribuzione).
Si passa così allo studio delle politiche macroeconomiche in economia chiusa. Viene introdotto il modello IS-LM e l’analisi delle politiche macroeconomiche mediante il modello AS-AD. In tale sezione sono affrontati i classici temi del dibattito: lo spiazzamento e la trappola della liquidità, la disoccupazione e la regolazione dell’inflazione mediante la moderazione salariale.
La politica macroeconomica in un sistema aperto agli scambi con l’estero viene analizzata, con riguardo agli strumenti ed ai loro effetti, mediante il modello Mundell-Fleming, in condizioni di cambi fissi o flessibili, con varie reattività dei movimenti finanziari rispetto allo spread e in diverse condizioni riguardo alla flessibilità dei prezzi. Vengono anche presentate le possibili conseguenze di una svalutazione e l’analisi dell’isteresi del tasso di cambio.
Nell’ultima sezione si tratta dell’inflazione e della disoccupazione e della coerenza delle politiche macroeconomiche volte al loro controllo, con alcuni cenni alle realtà contemporanea e all’Unione europea.
Un certo rilievo viene riservato ai problemi distributivi.
Per la preparazione dell'esame gli studenti possono usufruire delle dispense del docente. Ogni “lezione” (capitolo) delle dispense si chiude con un paragrafo conclusivo ed un sommario che riprendono in sintesi i principali concetti introdotti nella lezione. Le formule e i grafici contenuti nelle lezioni sono proposti per agevolare l’apprendimento e la memorizzazione dei principali concetti della Politica economica, ma solo la conoscenza di questi ultimi è indispensabile per conseguire un buon livello di preparazione e la promozione all’esame.
( testi)
Dispense del docente (reperibili sulla piattaforma di e-learning).
Altri testi consigliati:
Acocella N. (2011), Fondamenti di Politica economica, Carocci.
Bénassy-Quèrè A., Cœurè B., Jacquet P., Pisani-Ferri J. (2014), Politica economica. Teoria e pratica, Il Mulino.
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8
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SECS-P/02
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32
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32
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40
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
04/38 -
STATISTICA ECONOMICA
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SUPPA DOMENICO
( programma)
STATISTICA ECONOMICA Prof. Domenico Suppa
OBIETTIVI FORMATIVI La selezione degli argomenti è mirata sia a fornire un primo nucleo di conoscenze di statistica, utili per le applicazioni in vari settori disciplinari, in particolare nelle scienze economiche e giuridiche, sia ad approfondire in modo specifico l'impiego dei metodi statistici nel campo degli studi economici.
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA 1. Didattica erogativa - N. 32 ore videolezioni on-line (n. 4 ore per ogni cfu) 2. Didattica interattiva - N. 24 ore lezioni in streaming (n. 3 lezioni in streaming per ogni cfu di cui n. 1 da registrare e pubblicare in piattaforma ed eventuali n. 2 per esercitazioni in aula) - N. 8 test (almeno 1 per cfu) con 10 domande e bloccante per passare ad argomenti successivi - N. 8 ore chat (1 ora per ogni cfu)
PROGRAMMA DEL CORSO Il corso e finalizzato all'apprendimento di alcune principali metodologie di base della statistica descrittiva ed inferenziale con più diffusa applicazione negli studi empirici ed in particolare in economia. Gli argomenti trattati vertono sull'analisi e la sintesi dei dati attinenti ai fenomeni economici e sociali, cercando di condurre lo studente ad avere padronanza di tali strumenti, da un punto di vista operativo, nelle applicazioni, ma anche dal punto di vista teorico, stimolando la discussione e l'esercizio delle capacità critiche individuali. A tal fine, particolare attenzione è riservata alla segnalazione degli errori di interpretazione ai quali può condurre un'applicazione superficiale degli strumenti dell'analisi statistica. Le tematiche trattate (sul piano descrittivo – come indicatori e grafici – e sul piano inferenziale, quali: test delle ipotesi, stima dei parametri, correlazione e modelli di regressione) permettono allo studente di dotarsi delle prime basi necessarie per la valutazione statistica delle proposizioni avanzate nell'ambito della teoria economica e della ricerca operativa riguardo alle relazioni intercorrenti tra le variabili di interesse. Le indicazioni e le esercitazioni che riguardano il reperimento dei dati e l'impiego di alcuni software statistici costituiscono parte integrante del bagaglio formativo acquisito, finalizzato a rendere effettive ed operative le abilità sviluppate dallo studente durante il corso. A seguire gli argomenti trattati durante il corso. – Introduzione. La statistica e l'economia. Problematiche e metodi della statistica. Le rilevazioni statistiche. Premessa alle lezioni. – Il ruolo della rilevazione e dell’organizzazione dei dati. Il reperimento dei dati e gli strumenti di elaborazione. Organizzazione dei dati, trend e tassi di variazione. Distribuzioni di frequenza e istogramma. Funzione di ripartizione empirica. – Sintetizzare le caratteristiche di una distribuzione. La media e le medie. La moda e le mode. Mediana e quantili. Indici di dispersione e variabilità. L'asimmetria. Il peso delle code della distribuzione: la curtosi. Calcolo della varianza e determinazione dell’asimmetria. Il boxplot. Importanza della lettura congiunta degli indici di posizione e degli indici di dispersione. – La concentrazione. La differenza semplice media. La spezzata di Lorenz: il rapporto di concentrazione. L’indice di Herfindahl. L’indice di entropia. Fenomeni bivariati e distribuzioni di frequenza doppie. Tabelle di frequenza per fenomeni bivariati. Correlazione – La probabilità di un evento. Indipendenza probabilistica e misura della probabilità. Teorema di Bayes. Le variabili casuali discrete e continue: la v. c. binomiale, la v. c. normale. Proprietà riproduttiva e Teorema limite centrale. La v. c. Normale standardizzata e le tavole. Principali famiglie parametriche. Variabili casuali notevoli. Variabili casuali doppie, valori medi e varianze condizionate. – Procedure inferenziali. Campioni e popolazioni. Media e varianza campionaria. Proprietà finite e proprietà asintotiche degli stimatori. Cenni ai metodi di stima. Metodo di stima della massima verosimiglianza. – Decisioni statistiche e test delle ipotesi. Principali test statistici parametrici (sulla media e sulla varianza). La differenza delle medie. Il rapporto tra varianze. Confronto tra proporzioni. Test statistici non parametrici. Bontà di adattamento e indipendenza. ANOVA. Intervalli di confidenza. - Modelli statistici lineari. Regressione semplice. Equazioni normali. Teorema Gauss Markov. di Indice di determinazione. Regressione multipla (cenni). Esemplificazioni Per la preparazione dell'esame gli studenti possono usufruire delle dispense del docente. Ogni “lezione” (capitolo) delle dispense si chiude con un paragrafo conclusivo ed un sommario che riprendono in sintesi i principali concetti introdotti nella lezione.
MODALITÀ DI VERIFICA DEL PROFITTO IN ITINERE
Il grado di apprendimento degli studenti è monitorato costantemente attraverso gli strumenti e le metodologie di verifica. In particolare, al fine di rendere fattibile la verifica e la certificazione degli esiti formativi il docente ed il tutor terranno conto del: 1. tracciamento automatico delle attività formative da parte del sistema - reporting; 2. il monitoraggio didattico e tecnico (a livello di quantità e qualità delle interazioni, di rispetto delle scadenze didattiche, di consegna degli elaborati previsti, ecc.). 3. le verifiche di tipo formativo in itinere, anche per l'autovalutazione (p. es. test multiple choice, vero/falso, sequenza di domande con diversa difficoltà, simulazioni, mappe concettuali, elaborati, progetti di gruppo, ecc.); 4. l'esame finale di profitto, nel corso del quale si tiene conto e si valorizza il lavoro svolto in rete (attività svolte a distanza, quantità e qualità delle interazioni on line, ecc.). La valutazione, in questo quadro, tiene conto di più aspetti: 1. il risultato di un certo numero di prove intermedie (test on line, sviluppo di elaborati, ecc.); 2. la qualità e quantità della partecipazione alle attività on line (frequenza e qualità degli interventi monitorabili attraverso la piattaforma); 3. i risultati della prova finale.
Pertanto i dati raccolti saranno oggetto di valutazione da parte del docente per l'attività di valutazione dello studente.
MODALITÀ DI VALUTAZIONE E OBIETTIVI DELLA PROVA FINALE L’accesso all’esame è subordinato al riconoscimento di frequenza, che verrà attestato con l'apposito certificato al momento della prenotazione dell'esame, che attesterà lo svolgimento delle attività didattiche di verifica in itinere e al livello del lavoro svolto nelle varie esercitazioni. L'esame consisterà in un colloquio orale e la votazione sarà espressa in 30/30 La prova ha l'obiettivo di verificare: 1. il grado di approfondimento degli argomenti trattati, 2. la capacità di stabilire relazione fra le diverse problematiche per mezzo di argomentazioni chiare e corrette, 3. l'impiego della terminologia economica più appropriata in relazione agli argomenti esposti. Ad ogni obiettivo è assegnato un punteggio da 1 a 10. La prova si considera superata con il raggiungimento del punteggio minimo di 6 per ogni obiettivo. La lode viene assegnata allo Studente se questi raggiunge il punteggio massimo per ogni obiettivo, dimostrando di essere in grado di esporre in modo originale, anche con considerazioni personali, riferimenti alla realtà economica e spirito critico, gli argomenti trattati.
CONOSCENZE E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE IN TERMINI DI RISULTATI ATTESI (DESCRITTORE DI DUBLINO N. 1) Lo studente deve conseguire una buona conoscenza e comprensione delle metodologie di base della statistica descrittiva ed inferenziale maggiormente applicate negli studi empirici ed in particolare in economia. Gli argomenti trattati durante il corso consentono, infatti, di analizzare e sintetizzare i dati inerenti i fenomeni economici (e più in generale socio-economici) sia mediante indicatori numerici (posizione, dispersione, asimmetria, etc., di una distribuzione di frequenza), sia mediante rappresentazioni grafiche (istogrammi, scatter-plot, box-plot, correlogramma, etc.). Lo studente è costantemente sollecitato ad interpretare in modo critico tali strumenti. Inoltre, il corso fornisce le prime basi delle procedure inferenziali e della costruzione di semplici modelli statistici finalizzati alla valutazione e alla verifica empirica delle ipotesi avanzate nell'ambito della teoria economica e della ricerca operativa riguardo alle relazioni intercorrenti tra le variabili di interesse. Una parte del corso è dedicata al reperimento e all'elaborazione dei dati economici con vari riferimenti alle principali fonti disponibili (enti statistici nazionali ed internazionali, istituzioni pubbliche e private) e ad alcuni dei software statistici più diffusi.
COMPETENZE AL FINE DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE IN TERMINI DI RISULTATI ATTESI (DESCRITTORE DI DUBLINO N. 2) Nelle applicazioni delle conoscenze acquisite durante il corso, lo studente deve mostrare di aver recepito e compreso i vari argomenti. lo studente, inoltre, deve avere l'abilità di impiegare la metodologia di analisi statistica più idonea per trovare risposta a specifici quesiti, deve saper sviluppare i relativi calcoli, descrivendo le procedure di computo, e deve saper interpretare i risultati (applicando le proprie capacità critiche e quelle sviluppate durante il corso, prestando attenzione alle criticità insite nell'uso degli indicatori di sintesi). Inoltre è previsto l'apprendimento di almeno i primi rudimenti per l'utilizzo di software dedicati, che sono un ausilio, spesso indispensabile, a partire dal reperimento ed elaborazione delle fonti empiriche sino alla presentazione dei risultati.
( testi)
BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA Piccolo D., (2010), Statistica per le decisioni, Il Mulino. Dispense del docente (reperibili sulla piattaforma di e-learning).
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8
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SECS-S/03
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32
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32
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40
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
04/31 -
ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
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PALUMBO PAOLO
( programma)
OBIETTIVI FORMATIVI Il corso affronta lo studio del diritto pubblico italiano attraverso l’esame dei singoli articoli della Costituzione repubblicana, realizzato sulla base dei contributi provenienti dalla dottrina e dalla giurisprudenza disponibili sulla materia. In particolare ci si sofferma sui poteri dello Stato, le articolazioni territoriali dello Stato. L’obiettivo che il corso si pone è duplice: in primo luogo, di fornire allo studente le conoscenze adeguatamente approfondite dei diversi elementi che compongono i principi costituzionali, la tutela dei diritti e l’assetto della forma di governo, senza dimenticare i collegamenti con l’ordinamento sub-nazionale e con quello europeo; in secondo luogo, si intende fornire allo studente le necessarie competenze per saper individuare i legami che le altre materie giuridiche di cui si richiede l’analisi nel percorso di studi presentano con il diritto pubblico.
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA 1. Didattica erogativa - N. 32 ore videolezioni on-line 2. Didattica interattiva - N. 24 ore lezioni in streaming (n. 3 lezioni in streaming per ogni cfu) di cui n. 18 da registrare e pubblicare in piattaforma ed eventuali n. 4 per esercitazioni in aula - N. 16 forum – almeno 2 per cfu - N. - chat - N. - web conference - N. - progetti - N. - repository - N. 8 test (almeno 1 per cfu) con 10 domande e bloccante per passare ad argomenti successivi
PROGRAMMA DEL CORSO Il corso si basa sull’esame del testo della Carta costituzionale italiana. Pertanto, i temi trattati sono i seguenti: - Cenni di teoria dello Stato. Forme di Stato e di governo - Cenni di teoria della Costituzione - Forma di Stato e di governo italiana - Elementi costitutivi dello Stato - Lo Stato nell’ordinamento internazionale e nell’Unione Europea - Principi fondamentali della Costituzione - Le fonti normative - I sistemi elettorali - Gli istituti di democrazia diretta - Il Parlamento - Il Presidente della Repubblica - Il Governo - La Pubblica Amministrazione - Gli organi di rilievo costituzionale - La Magistratura - La Corte Costituzionale - Le autonomie regionali e locali - Sovranità, diritti della persona e delle formazioni sociali - Questioni di diritto pubblico delle religioni
MODALITÀ DI VERIFICA DEL PROFITTO IN ITINERE Test di autovalutazione, domande di verifica sul forum in piattaforma
MODALITÀ DI VALUTAZIONE E OBIETTIVI DELLA PROVA FINALE Colloquio orale. La prova mira a verificare il livello di apprendimento e comprensione delle tematiche trattate nelle lezioni, negli incontri on-line, negli strumenti di verifica telematica messi a disposizione degli studenti. Verificare il grado di approfondimento degli argomenti trattati e la capacità di stabilire relazione fra le diverse problematiche giuridiche di profilo costituzionale.
CONOSCENZE E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE IN TERMINI DI RISULTATI ATTESI (DESCRITTORE DI DUBLINO N. 1) Gli studenti acquisiranno la conoscenza di nozioni giuridiche sia di base che avanzate, necessarie per un’adeguata comprensione dei temi oggetto del programma di studio. Gli studenti si doteranno degli strumenti indispensabili all’utilizzo dei concetti e degli istituti giuridici appresi, in funzione delle varie fattispecie che si possono presentare, con capacità di affrontare e risolvere problemi anche su tematiche nuove o non consuete, che si prospettano nel campo del diritto costituzionale, in una prospettiva all’occorrenza anche interdisciplinare.
COMPETENZE AL FINE DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE IN TERMINI DI RISULTATI ATTESI (DESCRITTORE DI DUBLINO N. 2) Gli studenti acquisiranno linguaggio tecnico-giuridico di base, capacità espositive, comunicative ed argomentative proprie delle professioni giuridiche, tali da poter colloquiare agevolmente sia con interlocutori specialisti, sia con soggetti non specialisti, nonché abilità informatiche e conoscenze linguistiche, anche specificamente relative al settore giuridico del diritto costituzionale, necessarie per il tipo di attività da espletare di volta in volta in questo ambito. Gli studenti conseguiranno la capacità per l’adeguamento delle proprie conoscenze in relazione alla variabilità del quadro normativo, tipica del settore giuridico, per lo sviluppo di ulteriori competenze, nonché per l’approfondimento delle tematiche giuridico-sociali proprie del diritto costituzionale collaterali ai propri originari studi, avvalendosi sia di strumenti logici, sia di tutti gli strumenti per l’aggiornamento continuo delle conoscenze.
( testi)
BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA A. Barbera-C. Fusaro, Corso di diritto pubblico, 9. Ed., Il Mulino, Bologna 2016 A. D'Atena, Diritto regionale, Giappichelli, Torino 2017 P. Carretti - G. Tarli Barberini, I diritti fondamentali, Giappichelli, Torino 2017 N. Colaianni, Diritto pubblico delle religioni, Il Mulino, Bologna 2013 Si consiglia di consultare un testo aggiornato della Costituzione, reperibile in Rete.
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IUS/09
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32
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32
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40
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
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Gruppo opzionale:
Insegnamento a scelta 8 CFU - I anno Economia e management d'impresa - (visualizza)
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04/37 -
DIRITTO PENALE INTERNAZIONALE
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DELL'ACQUA DAVIDE
( programma)
OBIETTIVI FORMATIVI Il corso si propone di introdurre gli studenti alle problematiche penali ed internazionali attuali attraverso lo studio dell’evoluzione del diritto penale internazionale. In tal modo, gli studenti avranno la possibilità di analizzare meglio i fenomeni giuridici e culturali, anche attraverso l’esame e la valutazioni di esempi storici giurisprudenziali.
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA 1. Didattica erogativa - N. 32 ore videolezioni on-line (n. 4 videolezioni - unita’ didat-tiche della durata di un’ora per ogni cfu) 2. Didattica interattiva - N. 24 ore incontri in streaming (n. 3 incontri in streaming per ogni cfu) di cui n. // da registrare e pubblicare in piattaforma ed eventuali n. // per esercitazioni in aula - N. 16 forum – almeno 2 per cfu - N. 7 chat - N. 9 web conference - N. // progetti - N. // repository - N. 8 test (almeno 1 per cfu) con 6 domande per passare ad argomenti successivi
PROGRAMMA DEL CORSO Capitolo 1: Fonti del Diritto Processuale Penale Internazionale e la Corte Internazionale Capitolo 2: Valutazione Diritto interno e terrorismo internazionale Capitolo 3: Reazioni dopo l’11 Settembre e la capacità legislativa in-terna Capitolo 4: Emanazione atti e mandato d’arresto Europeo Capitolo 5: La sicurezza a livello europeo Capitolo 6: Conclusione del mandato d’arresto Capitolo 7: Lotta alla criminalità organizzata e legittima difesa Capitolo 8: Spazio penale Europeo
MODALITÀ DI VERIFICA DEL PROFITTO IN ITINERE Il grado di apprendimento degli studenti è monitorato costantemente attraverso gli strumenti e le metodologie di verifica. In particolare, al fine di rendere fattibile la verifica e la certificazione degli esiti formativi il docente ed il tutor terranno conto del: 1. tracciamento automatico delle attività formative da parte del sistema - reporting; 2. il monitoraggio didattico e tecnico (a livello di quantità e qualità delle interazioni, di rispetto delle scadenze didattiche, di consegna degli elaborati previsti, ecc.). 3. le verifiche di tipo formativo in itinere, anche per l'autovalutazione (p. es. test multiple choice, vero/falso, sequenza di domande con diversa difficoltà, simulazioni, mappe concettuali, elaborati, progetti di gruppo, ecc.); 4. l'esame finale di profitto, nel corso del quale si tiene conto e si valorizza il lavoro svolto in rete (attività svolte a distanza, quantità e qualità delle interazioni on line, ecc.). La valutazione, in questo quadro, tiene conto di più aspetti: 1. il risultato di un certo numero di prove intermedie (test on line, sviluppo di elaborati, ecc.); 2. la qualità e quantità della partecipazione alle attività on line (frequenza e qualità degli interventi monitorabili attraverso la piattaforma); 3. i risultati della prova finale. Pertanto i dati raccolti saranno oggetto di valutazione da parte del docente per l'attività di valutazione dello studente.
MODALITÀ DI VALUTAZIONE E OBIETTIVI DELLA PROVA FINALE L’accesso all’esame è subordinato al riconoscimento di frequenza, che verrà attestato con l'apposito certificato al momento della prenotazione dell'esame, che attesterà lo svolgimento delle attività didattiche di verifica in itinere e al livello del lavoro svolto nelle varie esercitazioni. L'esame consisterà in un colloquio orale e la votazione sarà espressa in 30/30 La prova orale riguarda l’esame di alcuni argomenti scelti dalla Commissione. Gli argomenti saranno oggetto di discussione in piattaforma. La prova orale ha come obiettivo la verifica: a) della conoscenza e degli argomenti in modo non superficiale, nonché la padronanza delle problematiche ad essi connesse; b) la chiarezza espositiva e la proprietà di linguaggio; c) la capacità di stabilire collegamenti fra le diverse problemati-che. La lode verrà assegnata quando lo studente raggiungerà il punteggio massimo in tutti gli obiettivi e, a giudizio unanime della Commissio-ne, mostri una conoscenza particolarmente approfondita degli argo-menti trattati e sia stato capace di esporli in modo originale e convinto, evidenziando spirito critico e capacità di svolgere autonome considerazioni in materia.
CONOSCENZE E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE RICHIESTE CHE CONSENTONO DI ELABORARE E/O APPLICARE IDEE ORIGINALI SPESSO IN UN CONTESTO DI RICERCA (DESCRITTORE DI DUBLINO N. 1) Al termine della frequenza, lo studente, basandosi anche sulle cono-scenze acquisite nei suoi precedenti percorsi di studio, deve essere in grado di: a) comprendere le principali problematiche esposte, con riferi-mento alla loro lunga evoluzione e alla trasformazione a livel-lo giuridico internazionale; b) padroneggiare le cognizioni in materia giuridica ed interna-zionale per comprendere le soluzioni adottate di volta in volta dal legislatore e dalle istituzioni; c) aver compreso la metodologia della ricerca ed essere in grado di sviluppare idee originali, anche per organizzare un proprio percorso di ricerca.
COMPETENZE RICHIESTE AL FINE DI APPLICARE CONOSCENZA, COMPRENSIONE E ABILITÀ NEL RISOLVERE PROBLEMI (DESCRITTORE DI DUBLINO N. 2) Al termine della frequenza, attraverso la conoscenza approfondita delle soluzioni dei problemi storici esposti, dovrà essere in grado di utilizzare le competenze maturate per valutare le possibili soluzioni da applicare ai problemi attuali della stessa natura o di natura analoga, in particolare per ciò che riguarda le problematiche legali di comparazione. BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA Oltre al materiale presente in piattaforma è consigliabile consultare i seguenti testi: Lineamenti di diritto internazionale penale, di Antonio Casses e Profili di legalità e legittimità del diritto internazionale penale di Sylva D'Amato.
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ECONOMIA MONETARIA E DEI MERCATI FINANZIARI
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POMPÒ MARIA
( programma)
Corso di laurea/laurea magistrale _____magistrale________________ classe ___LM-77__________
Codice insegnamento A cura dell’Ufficio Denominazione insegnamento Economia monetaria e dei mercati finanziari Sede VIALE RAFFAELE DELCOGLIANO N. 12 – 82100 BENEVENTO Docente
Indicazione dei requisiti specifici del docente rispetto all’insegnamento
Tipo di ruolo ricercatore confermato
SSD DI AFFERENZA: _SECS-P/01_______ Anno di corso
Tipologia di attività formativa
a scelta dello studente
Area di apprendimento - Area Economica - N. Crediti 8 SSDSECS-P/01 Anno Accademico 2018/2019 Periodo didattico SECONDO SEMESTRE Metodologia di insegnamento ON-LINE Modalità di verifiche di profitto in itinere Es.: Test di autovalutazione Modalità di valutazione*;
Obiettivi della Prova Es. Colloquio orale
Verificare l ’ apprendimento degli argomenti di base dell’economia monetaria e finanziaria Eventuali criticità riscontrate (da compilare solo al secondo anno di insegnamento)
Numero totale e descrizione delle unità didattiche ** Nr. Totale: vedere allegato Organizzazione della didattica (lezioni, laboratorio etc) DIDATTICA EROGATIVA N. _32__ ore videolezioni on-line (n. 4 videolezioni - unita’ didattiche - della durata di un’ora per ogni cfu)
DIDATTICA INTERATTIVA N. _24__ ore lezioni in streaming (n. 3 lezioni in streaming per ogni cfu) di cui n. 9___ da registrare e pubblicare in piattaforma ed eventuali n. _15__ per esercitazioni in aula N. _16__ forum per cfu – almeno 2 per cfu N. _4__ chat N. ___ web conference N. ___ progetti N. ___ repository N. ___ test (almeno 1 per cfu) con 10 domande e bloccante per passare ad argomenti successivi
Giorni e orario di ricevimento settimanale in sede Lunedì 13-14 Numero totale e descrizione degli incontri in streaming *** Nr. Totale:24 Descrizione: compilare allegato Risultati di apprendimento previsti **** Si mira a dare agli studenti gli strumenti di analisi necessari per poter spiegare i fenomeni monetari e finanziari del sistema economico Obiettivi formativi per il raggiungimento dei risultati di apprendimenti previsti nella scheda SUA Es.:Il corso nella prima parte tratta la politica monetaria, ovvero, la domanda di moneta e l’offerta di moneta il ruolo della BCE e della FED, i meccanismi di trasmissione della politica monetaria. Nella seconda parte verranno trattate le recenti crisi finanziarie internazionali. The course in the first part deals with monetary policy, that is, the demand for money and money supply the role of the ECB and the Fed, the mechanisms for the transmission of monetary policy. The second part will address the recent international financial crises
Eventuali propedeuticità Economia Politica, matematica finanziaria, statistica Programma del corso La moneta, domanda e offerta di moneta, BCE, FED, meccanismi d trasmissione della politica, Il mercato dei cambi, Bilancia dei pagamenti, meccanismi di riequilibrio della BP, inflazione, il sistema monetari internazionale, le crisi finanziarie internazionali
Monetary, Demand and Supply of Coins, ECB, EDF, Policy Transmission Mechanisms, Foreign Exchange Market, Balance of Payments, BP Balancing Mechanisms, Inflation, International Monetary System, International Financial Crises Bibliografia Pittalunga, Economia Monetaria , Hoepli, ultima edizione. Ulteriori approfondimenti: Di Giorgio, Lezioni di economia monetaria, Cacucci, ultima edizione. Ulteriori indicazioni e altro materiale di lettura verranno forniti durante lo svolgimento del corso Modalità di raccordo con gli altri insegnamenti (indicare le modalità e gli insegnamenti con i quali sarà necessario raccordarsi)
(*) Si deve indicare in modo chiaro non solo se è prova scritta, prova orale ecc... ma anche cosa vado a testare nella prova (definisco modalità di valutazione dell'apprendimento degli studenti, che valutano in modo credibile il grado di raggiungimento dei risultati attesi degli studenti) (**) Si deve indicare il numero complessivo di ore di videolezioni on-line e il dettaglio che viene indicato nel format di seguito riportato come Allegato A – Format di progettazione delle videolezioni. (***)Si deve indicare il numero complessivo di ore di incontri in streaming e il dettaglio che viene indicato nel format di seguito riportato come Allegato B – Format di progettazione degli incontri in streaming. Giorni e orari delle lezioni in streaming (n. 3 lezioni in streaming per ogni cfu) devono essere concordati con la segreteria studenti per verifica della disponibilità’ delle aule (****) Si deve indicare quali conoscenze teoriche acquisisce lo studente e/o cosa sa mettere in pratica.
La scheda consente al docente di evidenziare gli elementi caratterizzanti l’insegnamento e di attivare, attraverso alcuni campi della schede un processo ricorsivo di progettazione valutazione – rivalutazione del percorso didattico e di omogeneizzazione e raccordo tra i vari insegnamenti del Corso di laurea.
Allegato A – Format di progettazione delle videolezioni
UNITA’ DIDATTICA (Lezione 1 hr) Moduli (15 minuti) No. Oggetto No. Oggetto 1 La moneta 1A Le funzioni della moneta 1B Circuiti monetari 1C Obiettivi della politica monetaria 2 La politica monetaria 2A Politica monetaria 2B BCE 2C FED 3 Il mercato della base monetaria 3A Base monetaria 3B Le operazioni di sterilizzazione 3C L’offerta di moneta 4 Meccanismi di trasmissione 4A Meccanismi di trasmissione 4B Il ruolo del tasso di cambio 4C Tasso di cambio reale Test Autovalutazione TST1 Dalla moneta al tasso di cambio 5 tasso di interesse 5A Parità dei tassi di interesse 5B Parità 5C Parità e analisi empirica 6 L’approccio delle attività al tasso di cambio 6A Condizioni di equilibrio del mercato monetario (prima parte)
6B Condizioni di equilibrio del mercato monetario (seconda parte)
6C Analisi empirica 7 Il tasso di cambio 7A Cambio fisso
7B La volontà del tasso di cambio ed il commercio internazionale
7C Regole e discrezionalità 8 Il cambio flessibile 8A Tasso di cambio flessibile
8B Tasso di cambio flessibile
8C Currency board Test Autovalutazione TST2 Dalla parità del tasso di interesse al currency board 9Equilibrio interno ed esterno 9A Equilibrio interno ed esterno
9B Aspettative
9C Aspettative razionali 10 Mercati finanziari 10A Mercati finanziari
10B Banche
10C Intermediari finanziari 11 La politica economica in economia aperta 11A Gli effetti della politica fiscale in economia aperta
11B
11C
12 L’inflazione 12A Inflazione
12B Inflazione da domanda e da costi
12C Effetti dell’inflazione Test Autovalutazione TST3 Dall’equilibrio economico all’inflazione 13 Deflatore AD, AS 13A Deflatore
13B AD, AS
13C Strumenti per influenzare la domanda aggregata 14 Equilibrio esterno 14A Equilibrio esterno
14B Bilancia dei pagamenti
14C Aggiustamenti della BP 15 Le politiche di aggiustamento in economia aperta 15A Le politiche di aggiustamento in economia aperta
15B Significato di surplus e deficit
15C Meccanismi di aggiustamenti automatici 16 sistema monetario internazionale 16A Gold standard
16B Il sistema di Bretton woods
16C L’evoluzione del sistema di Bretton Woods Test Autovalutazione TST4 Dal deflatore al sistema di BW 17Il processo di integrazione economica europea 17A Le tappe del processo di integrazione
17B Il Trattato di Maastricht
17C Unione Europea 18 L’economia mondiale 18A Il quadro economico generale
18B Globalizzazione
18C I problemi della globalizzazione 19 La conoscenza motore della crescita 19A Economia della conoscenza
19B Innovazione e sviluppo
19C Ricerca e sviluppo 20 trade off tra inflazione e disoccupazione 20A trade off tra inflazione e disoccupazione
20B Phillips
20C Critica alla curva di Phillips Test Autovalutazione TST5 Dal processo di integrazione alla curva di Phillips e suoi limiti 21 Gli effetti fiscali sulla politica monetaria 21A Gli effetti fiscali sulla politica monetaria 1
21B Gli effetti fiscali sulla politica monetaria 2
21C Gli effetti fiscali sulla politica monetaria 3 22 Parte monografica : La crisi finanziaria internazionale 22A Analisi delle cause delle crisi finanziarie 1
22B Analisi delle cause delle crisi finanziarie 2
22C Analisi delle cause delle crisi finanziarie 3 23 Parte monografica : La crisi finanziaria internazionale 23A Attacchi speculativi
23B Dollarizzazione
23C Eurizzazione 24 Parte monografica : La crisi finanziaria internazionale 24A Attacchi speculativi al tasso di cambio 1
24B Attacchi speculativi al tasso di cambio 2
24C Attacchi speculativi al tasso di cambio 3 Test Autovalutazione TST6 Dagli effetti fiscali sulla politica monetaria agli attacchi speculativi al tasso di cambio 25 Parte monografica : La crisi finanziaria internazionale 25A L’unione monetaria europea e la crisi finanziaria 1
25B L’unione monetaria europea e la crisi finanziaria 1
25C L’unione monetaria europea e la crisi finanziaria 1 26 Parte monografica : La crisi finanziaria internazionale 26A La crisi finanziaria ed il ruolo della BCE 1
26B La crisi finanziaria ed il ruolo della BCE 2
26C La crisi finanziaria ed il ruolo della BCE 3 27 Parte monografica : La crisi finanziaria internazionale 27A Dubbi sulla praticabilità della moneta unica 1
27B Dubbi sulla praticabilità della moneta unica 2
27C Dubbi sulla praticabilità della moneta unica 3 28 Parte monografica : La crisi finanziaria internazionale 28A La politica della FED dopo la crisi 1
28B La politica della FED dopo la crisi 2
28C La politica della FED dopo la crisi 3 Test Autovalutazione TST7 Dalla crisi finanziaria nell’UEM alla politica attuale della FED 29 Parte monografica : La crisi finanziaria internazionale 29A Le Economie emergenti dopo la crisi 1
29B Le Economie emergenti dopo la crisi 2
29C Le Economie emergenti dopo la crisi 3 30 Parte monografica : La crisi finanziaria internazionale 30A Chi ha il compito di stabilizzare l’economia dopo la crisi? 1
30B Chi ha il compito di stabilizzare l’economia dopo la crisi? 2
30C Chi ha il compito di stabilizzare l’economia dopo la crisi? 3 31 Parte monografica : La crisi finanziaria internazionale 31A I dibattiti intorno la crisi 1
31B I dibattiti intorno la crisi 2
31C I dibattiti intorno la crisi 3 32 Parte monografica : La crisi finanziaria internazionale 32A Errori e previsioni 1
32B Errori e previsioni 2
32C Errori e previsioni 3 Test Autovalutazione TST8 Dal dopo crisi nell’economie emergenti all’analisi degli errori e previsioni intorno alla crisi
Allegato B – Format di progettazione degli incontri in streaming
No. Oggetto didattico Oggetto 1 Esercitazione La politica monetaria 2 Approfondimento Obiettivi della politica monetaria 3 Esercitazione Meccanismi di trasmissione della politica monetaria 4 Approfondimenti Il tasso di cambio 5 Esercitazione Analisi sul tasso di cambio 6 Approfondimenti Mercati finanziari 7 Esercitazione La bilancia dei pagamenti 8 Esercitazione AD,AS 9 Esercitazione Effetti della politica fiscale sulla politica monetaria 10 Studio di un caso Disavanzi insostenibili e la bolla speculativa del dollaro 11 approfondimenti Evoluzione del sistema monetario internazionale 12 approfondimenti Curva di Phillips e le aspettative razionali 13 Studio di un caso La curva di Phillips in Italia 14 Approfondimenti Mercati finanziari 15 Esercitazione L’interesse composto 16 Esercitazione Valore attuale e arbitraggio 17 Approfondimenti Collegamento tra il mercato dei titoli e il mercato delle azioni 19 Studio di un caso Gli eventi che hanno condizionato la macroeconomia : La grande depressione 20 Studio di un caso Gli eventi che hanno condizionato la macroeconomia : l’iperinflazione ei disavanzi di bilancio 21 Approfondimenti Le crisi finanziarie: gli shock dal lato della domanda e dell’offerta 22 Studio di un caso Analisi della crisi del 2008 23 Studio di un caso La crisi finanziaria in argentina 24 Studio di un caso La crisi finanziaria della tigre asiatica
La moneta, domanda e offerta di moneta, BCE, FED, meccanismi d trasmissione della politica, Il mercato dei cambi, Bilancia dei pagamenti, meccanismi di riequilibrio della BP, inflazione, il sistema monetari internazionale, le crisi finanziarie internazionali
( testi)
Pittalunga, Economia Monetaria , Hoepli, ultima edizione. Ulteriori approfondimenti: Di Giorgio, Lezioni di economia monetaria, Cacucci, ultima edizione. Ulteriori indicazioni e altro materiale di lettura verranno forniti durante lo svolgimento del corso
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MANAGEMENT PUBBLICO
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COMITE UBALDO
( programma)
OBIETTIVI FORMATIVI Il corso affronta lo studio del management pubblico attraverso un’analisi della struttura delle aziende e delle amministrazioni pubbliche condotta alla luce dei contributi offerti dalla dottrina e dalla normativa. L’attività didattica mira a consentire allo studente lo sviluppo delle capacità di comprendere il management pubblico tanto nella sua dimensione statica, disegnata dal legislatore, quanto nella dimensione dinamica, più propriamente legata alla realtà operativa.
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA 1. Didattica erogativa - n. 32 ore videolezioni on-line (n. 4 videolezioni - unita’ didattiche - della durata di un’ora per ogni cfu) 2. Didattica interattiva - n. 24 ore lezioni in streaming (n. 3 lezioni in streaming per ogni cfu) di cui n. // da registrare e pubblicare in piattaforma ed eventuali n. // per esercitazioni in aula - n. 16 forum – almeno 2 per cfu - n. 1 chat a settimana - n. // web conference - n. // progetto - n. // repository - n. 8 test (almeno 1 per cfu) con 10 domande e bloccante per passare ad argomenti successivi
PROGRAMMA DEL CORSO Rilevanza e complessità delle istituzioni pubbliche - I concetti fondamentali per lo studio delle istituzioni pubbliche - Le funzioni delle istituzioni pubbliche - Il management delle istituzioni pubbliche - I modelli tradizionali di amministrazione pubblica - Dal government alla governance - Il funzionamento delle A.P. - Il processo decisionale delle A.P. - I gruppi pubblici locali - La valutazione delle performance delle A.P. - La corruzione nelle amministrazioni pubbliche - Strategie e posizionamento delle amministrazioni pubbliche - La P.A. e le imprese - Trasparenza e valutabilità dell’amministrazione pubblica - E-government e innovazione nei servizi pubblici
MODALITÀ DI VERIFICA DEL PROFITTO IN ITINERE Il grado di apprendimento degli studenti è monitorato costantemente attraverso gli strumenti e le metodologie di verifica. In particolare, al fine di rendere fattibile la verifica e la certificazione degli esiti formativi il docente ed il tutor terranno conto del: 1. tracciamento automatico delle attività formative da parte del sistema - reporting; 2. il monitoraggio didattico e tecnico (a livello di quantità e qualità delle interazioni, di rispetto delle scadenze didattiche, di consegna degli elaborati previsti, ecc.). 3. le verifiche di tipo formativo in itinere, anche per l'autovalutazione (p. es. test multiple choice, vero/falso, sequenza di domande con diversa difficoltà, simulazioni, mappe concettuali, elaborati, progetti di gruppo, ecc.); 4. l'esame finale di profitto, nel corso del quale si tiene conto e si valorizza il lavoro svolto in rete (attività svolte a distanza, quantità e qualità delle interazioni on line, ecc.). La valutazione, in questo quadro, tiene conto di più aspetti: 1. il risultato di un certo numero di prove intermedie (test on line, sviluppo di elaborati, ecc.); 2. la qualità e quantità della partecipazione alle attività on line (frequenza e qualità degli interventi monitorabili attraverso la piattaforma); 3. i risultati della prova finale. Pertanto i dati raccolti saranno oggetto di valutazione da parte del docente per l'attività di valutazione dello studente.
MODALITÀ DI VALUTAZIONE E OBIETTIVI DELLA PROVA FINALE L’accesso all’esame è subordinato al riconoscimento di frequenza, che verrà attestato con l'apposito certificato al momento della prenotazione dell'esame, che attesterà lo svolgimento delle attività didattiche di verifica in itinere e al livello del lavoro svolto nelle varie esercitazioni. L'esame consisterà in un colloquio orale e la votazione sarà espressa in 30/30 L’esame mira a valutare il raggiungimento degli obiettivi didattici. In particolare: a) Lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito piena padronanza della materia, testimoniando una comprensione del management pubblico che sappia spaziare dalla descrizione degli argomenti riportati nel programma all’analisi critica degli stessi b) Lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di procedere ad una esposizione coordinata e ragionata degli snodi che caratterizzano il ciclo del management pubblico e di saper interpretare le disposizioni normative inerenti ad esso c) Lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito capacità di argomentazione sistematica che – anche a partire dai principi generali del management pubblico – conduca all’individuazione ragionata di soluzioni operative. In riferimento alla votazione verranno assegnati al massimo 10 punti per ogni obiettivo verificato di cui ai punti a,b,c. Ai fini del superamento dell’esame è richiesto un punteggio minimo pari a 6 punti ad obiettivo. La lode verrà assegnata nel caso in cui lo studente: a) acquisisca il punteggio massimo assegnato a tutti gli obiettivi b) dimostri piena autonomia e maturità nel condurre il colloquio orale evidenzi un marcato spirito critico e la capacità di applicare la prospettiva teorica a casi concreti. Conoscenze e capacità di comprensione richieste che consentono di elaborare e/o applicare idee originali spesso in un contesto di ricerca (descrittore di Dublino n. 1) - Lo studente al termine del corso dimostrerà una conoscenza approfondita di concetti e teorie del management pubblico. - Lo studente avrà altresì acquisito una approfondita conoscenza e comprensione dei diversi approcci al management pubblico. - La conoscenza del management pubblico dovrà consentire allo studente di maturare spirito critico ed autonomia di giudizio verso le soluzioni normative prospettate dal Legislatore. - Lo studente dovrà acquisire la capacità di intraprendere percorsi di ricerca autonomi, volti all’individuazione di soluzioni operative originali.
CONOSCENZE E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE RICHIESTE CHE CONSENTONO DI ELABORARE E/O APPLICARE IDEE ORIGINALI SPESSO IN UN CONTESTO DI RICERCA (DESCRITTORE DI DUBLINO N. 1) - Lo studente al termine del corso dimostrerà una conoscenza approfondita di concetti e teorie del management pubblico. - Lo studente avrà altresì acquisito una approfondita conoscenza e comprensione dei diversi approcci al management pubblico. - La conoscenza del management pubblico dovrà consentire allo studente di maturare spirito critico ed autonomia di giudizio verso le soluzioni normative prospettate dal Legislatore. - Lo studente dovrà acquisire la capacità di intraprendere percorsi di ricerca autonomi, volti all’individuazione di soluzioni operative originali.
COMPETENZE RICHIESTE AL FINE DI APPLICARE CONOSCENZA, COMPRENSIONE E ABILITÀ NEL RISOLVERE PROBLEMI (DESCRITTORE DI DUBLINO N. 2) Lo studente al termine del corso dovrà aver acquisito capacità di utilizzare appropriatamente i concetti del management pubblico, per orientare la pratica, di adattare la pratica acquisita alla specificità della situazione, anche in relazione ad ambiti nuovi.
BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA Management delle istituzioni pubbliche. E. Borgonovi, G. Fattore, F. Longo, Egea, Milano 2013 Management dei servizi pubblici. S Cherubini, A Padula, F. Angeli, Milano, 2012
( testi)
-Management delle istituzioni pubbliche. E. Borgonovi, G. Fattore, F. Longo, Egea, Milano 2013 -Management dei servizi pubblici. S Cherubini, A Padula, F. Angeli, Milano, 2012
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DIRITTO TRIBUTARIO
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ROSSI PAOLA
( programma)
OBIETTIVI FORMATIVI Il corso si propone di fornire agli studenti una conoscenza di base del sistema tributario italiano attraverso l’esame degli istituti fondamentali sostanziali e processuali della materia. Il percorso formativo è completato dall’esame dei principali tributi vigenti nel nostro ordinamento (IRPEF, IRES, IVA e principali tributi locali e regionali)
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA (LEZIONI, LABORATORIO ETC) DIDATTICA EROGATIVA - N. 36 ORE VIDEOLEZIONI ON-LINE (N. 4 VIDEOLEZIONI - UNITA’ DIDATTICHE - DELLA DURATA DI UN’ORA PER OGNI CFU)
DIDATTICA INTERATTIVA - N. 27 ORE LEZIONI IN STREAMING (N. 3 LEZIONI IN STREAMING PER OGNI CFU) DI CUI N. // DA REGISTRARE E PUBBLICARE IN PIATTAFORMA ED EVENTUALI N. // PER ESERCITAZIONI IN AULA - N. 18 FORUM PER CFU – ALMENO 2 PER CFU - N. CHAT: 1 ORA OGNI 7 GG. - N. // WEB CONFERENCE - N. // PROGETTI - N. // REPOSITORY - N. 9 TEST (ALMENO 1 PER CFU) CON 10 DOMANDE E BLOCCANTE PER PASSARE AD ARGOMENTI SUCCESSIVI
PROGRAMMA DEL CORSO Argomenti materia di esame (9 CFU)
- la nozione di tributo - i principi costituzionali e quelli dell’UE - le fonti del diritto tributario - natura, tipologia e struttura della norma tributaria - interpretazione della norma tributaria - l’obbligazione tributaria e il procedimento impositivo - i soggetti passivi - la solidarietà, la sostituzione e il responsabile d’imposta - l’amministrazione finanziaria e i principi dell’azione amministrativa - l’interpello e l’autotutela tributaria - la dichiarazione e il suo controllo - l’attività istruttoria: accessi, ispezioni e verifiche - i metodi di accertamento: metodi analitici e induttivi - l’avviso di accertamento e la motivazione - la riscossione: ritenuta, versamenti e iscrizione a ruolo - il sistema sanzionatorio - la tutela giurisdizionale del contribuente dinanzi le commissioni tributarie - l’IRPEF e le categorie reddituali - l’IRES: i soggetti passivi e il reddito di impresa - l’IVA: i presupposti soggettivi, oggettivi e territoriali - le operazioni IVA: imponibili, non imponibili e esenti - i principali tributi locali e regionali (IRAP ed IMU)
MODALITÀ DI VALUTAZIONE La prova d’esame consiste in un colloquio orale sugli argomenti indicati nella sezione “programma del corso” e mira a valutare il raggiungimento degli obiettivi didattici, ed in particolare:
a) lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito una conoscenza approfondita degli istituti fondamentali del diritto tributario riuscendo a passare dalla mera esposizione degli argomenti inclusi nel programma del corso all’analisi critica degli stessi;
b) lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di procedere ad una esposizione coordinata e ragionata delle disposizioni normative, saper risolvere le questioni controverse sulla base di una ricostruzione organica del sistema tributario italiano, con particolare attenzione ai principi generali (di rango costituzionale) e ai problemi posti dall’esigenza di un loro bilanciamento;
c) lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di comunicare le conoscenze acquisite in modo chiaro ed esaustivo e saper esporre con rigore logico il percorso argomentativo sotteso alle tesi illustrate. Particolare attenzione sarà prestata all’acquisizione e al conseguente utilizzo da parte dello studente di termini giuridicamente corretti.
In riferimento alla votazione verranno assegnati al massimo 10 punti per ogni obiettivo verificato di cui ai punti a, b e c.
OBIETTIVI DELLA PROVA
Ai fini del superamento dell’esame è richiesto un punteggio minimo pari a 6 punti per ciascun obiettivo.
La lode verrà assegnata nel caso in cui lo studente: a) acquisisca il punteggio massimo assegnato a tutti gli obiettivi; b) dimostri piena autonomia nel condurre il colloquio orale; c) evidenzi un marcato spirito critico e la capacità di applicare la prospettiva teorica a casi concreti.
CONOSCENZE E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE RICHIESTE
• Lo studente al termine del corso acquisirà piena conoscenza del diritto tributario, dei suoi istituti fondamentali (comuni a tutti i tributi di parte speciale), delle sue caratteristiche strutturali e delle sue modalità di attuazione procedimentali e processuali;
• La conoscenza del diritto tributario consentirà allo studente di maturare spirito critico ed autonomia di giudizio rispetto alle soluzioni normative prospettate in materia dal legislatore, dalla dottrina e dalla giurisprudenza;
• Lo studente applicherà le conoscenze acquisite ai casi concreti e saprà fornire soluzioni attraverso l’analisi di norme anche di nuova formulazione, cogliendo eventuali aspetti complessi o problematiche applicative;
• Lo studente sarà in grado di affrontare e risolvere le questioni controverse, poste dalla teoria e dalla prassi amministrativa, sulla base di una ricostruzione organica del sistema tributario vigente, con particolare attenzione ai principi generali (di rango costituzionale) e ai problemi posti dall’esigenza di un loro bilanciamento
COMPETENZE RICHIESTE
Lo studente svilupperà la capacità di comprendere le ragioni poste al fondo delle scelte legislative operate in materia di legislazione fiscale per acquisire una visione più ampia delle scelte di politica fiscale domestica e comunitaria e della ratio ad esse sottesa. Le conoscenze acquisite permetteranno, inoltre, allo studente di comprendere le soluzioni prospettate in materia di procedimento e processo tributario dalla giurisprudenza costituzionale, di legittimità e di merito. Questa conoscenza del sistema tributario consentirà allo studente di trasportare sul piano pratico/operativo il proprio sapere per confrontarsi con fattispecie concrete, cogliendone tutte le implicazioni e le peculiarità
( testi)
BIBLIOGRAFIA F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario, vol. I, Parte generale, UTET, Torino, ultima edizione F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario, vol. II, parte speciale, UTET, Torino, ult. ed., da pag. 1 a pag. 145 (tutte la categorie di reddito e l’IRES), da pag. 215 a pag. 249 (l’IVA), da pag. 319 a pag. 344 (fiscalità locale e regionale). Chi desidera approfondire alcune tematiche del corso può farlo su Diritto tributario a cura di A. Fantozzi, UTET, Torino, 2012 Per la preparazione dell’esame è indispensabile l’uso di un codice tributario aggiornato, ed in sede di esame il candidato dovrà dimostrare la conoscenza delle fonti normative e la padronanza nell’uso del codice
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DIRITTO DEL MERCATO DEL LAVORO
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DE FALCO FABRIZIO
( testi)
F. de Falco – G. Matarazzo, "Diritto del lavoro e percorsi giurisprudenziali”, Edizioni realtà Sannita, Benevento, 2019
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8
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IUS/07
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32
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32
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40
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
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