Docente
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PALUMBO PAOLO
(programma)
Il corso si propone di far conoscere agli studenti il c.d. "terzo settore" nella sua dinamica pubblico-privato. Il terzo settore rappresenta quell'insieme di attività produttive che non rientrano né nella sfera dell'impresa capitalistica tradizionale (poiché non ricercano un profitto), né in quella delle ordinarie amministrazioni pubbliche (in quanto si tratta di attività di proprietà privata). La legislazione italiana sul terzo settore, per quanto originale e fortemente innovativa, non costituisce tuttavia un caso isolato in Europa. Il corso si propone di fornire agli studenti una buona conoscenza degli argomenti del corso e di fare loro acquisire un metodo di ragionamento idoneo ad affrontare i temi pratico-giuridici connessi al mondo del non profit, nonché alla peculiare condizione giuridica e alle attività svolte degli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Il corso propone una ricostruzione del quadro giuridico del "Terzo settore". In particolare verranno analizzati i seguenti punti: - Introduzione agli enti - il Terzo settore e la sua rilevanza economica e sociale: definizione giuridica di un fenomeno complesso; - lo statuto costituzionale del Terzo settore; - evoluzione della disciplina del Terzo settore; - i soggetti del Terzo settore; - la disciplina del RUNTS - la disciplina degli ETS - il sistema di sostegno e promozione degli enti del Terzo settore; - il regime dei controlli e fiscale - ETS e libertà religiosa: gli enti ecclesiastici - le attività svolte degli enti religiosi civilmente riconosciuti. Ogni anno la cattedra promuove nel mese di novembre una Giornata di studi internazionale che è parte integrante del programma annuale del corso.
Lo studente acquisirà la conoscenza: - della modalità di funzionamento di un settore giuridico di crescente importanza economica; - dei caratteri fondamentali degli enti del terzo settore e degli religiosi civilmente riconosciuti e della disciplina ad essi applicabile nell'ordinamento giuridico italiano; - delle diverse questioni giuridiche e gestionali poste dall'operare degli enti del terzo settore e degli religiosi civilmente riconosciuti nell'ordinamento giuridico italiano.
Lo studente sarà in grado di utilizzare la conoscenza per: - fornire un’interpretazione giuridica di alcune problematiche collegate al diritto del terzo settore; - aver autonomia di giudizio nell'analisi dei concetti trattati e nell'individuazione delle soluzioni preferibilmente applicabili ai singoli casi; - sviluppare adeguate capacità di apprendimento al fine approfondire ulteriormente tematiche affini in modo autonomo; - comunicare le conoscenze acquisite in modo esaustivo e convincente; - adeguare le proprie conoscenze in relazione ai contesti studiati, agli istituti giuridici affrontati e al modo in cui questi si pongono di fronte all'evoluzione dell'ordinamento giuridico in contesto lavorativo.
(testi)
TESTI A SUPPORTO:
P. Consorti, L. Gori, E. Rossi, Diritto del terzo settore, Il Mulino, Bologna, ult. ed.
Gli enti religiosi. Tra diritto speciale, diritto comune e mercati, a cura di A. Fuccillo e L. Decimo, Editoriale Scientifica, Napoli, 2022
G. D’Angelo, Nuovo welfare sussidiario e fattore religioso. Regioni, limiti, contraddizioni, Giappichelli, Torino, 2021.
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