Docente
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SCALA ANGELO
(programma)
OBIETTIVI FORMATIVI Il corso di diritto processuale civile nel corso di laurea Magistrale in Giurisprudenza si propone di fornire una completa trattazione del vigente sistema della tutela giurisdizionale civile. In tale ottica il programma del corso - dopo un inquadramento delle fonti e delle garanzie costituzionali – si incentra anzitutto sullo studio delle “disposizioni generali” dell’attività processuale dettate dal primo libro del codice di procedura civile. La disamina prosegue con l’analisi delle azioni di cognizione, delle impugnazioni nonché del fenomeno del giudicato. Si apre poi una trattazione, più istituzionale, delle diverse forme di tutela sommaria ed esecutiva. Organizzazione della didattica (lezioni, laboratorio etc)
DIDATTICA EROGATIVA N. 68 ORE VIDEOLEZIONI ON-LINE Il docente titolare della cattedra si avvarra' dell'ausilio del Dott. Pietro Ramundo gia' Magistrato Ordinario e Presidente della Corte di Assise di Appello di Napoli, per affrontare, nelle videolezioni, le tematiche relative alla fase decisoria, in particolare i casi di svolgimento anomalo del processo di cognizione. DIDATTICA INTERATTIVA - N. _51__ ORE LEZIONI IN STREAMING (N. 3 LEZIONI IN STREAMING PER OGNI CFU) DI CUI N. 5___ DA REGISTRARE E PUBBLICARE IN PIATTAFORMA ED EVENTUALI N. _25__ PER ESERCITAZIONI IN AULA - N. __34_ FORUM N. _17__ TEST CON 10 DOMANDE - BLOCCANTE PER PASSARE AD ARGOMENTI SUCCESSIVI
PROGRAMMA DEL CORSO Corso di laurea LMG/01: 17 crediti formativi Fonti del diritto processuale civile; le garanzie costituzionali del vigente modello di tutela giurisdizionale; il "giusto processo". La giurisdizione in generale e la giurisdizione civile; cenni di ordinamento giudiziario con particolare riferimento alla giurisdizione civile. Limiti alla giurisdizione e regolamento. La competenza; regime della questione e della decisione. L'azione e la domanda giudiziale; i rapporti fra giudizi. Le tutele giurisdizionali cognitive. Principi generali dell'attività giurisdizionale civile; poteri del giudice e delle parti. Il processo cumulato; difensori e spese. Procedimento e processo; termini e preclusioni; gli atti processuali. Il processo di cognizione e le impugnazioni. Il giudicato. Le tutele sommarie non cautelari e cautelari. La giurisdizione camerale. Il processo esecutivo. I metodi di risoluzione delle controversie alternativi alla giurisdizione. Le nullità degli atti processuali
MODALITÀ DI VALUTAZIONE L'esame di profitto viene svolto in forma orale. Di regola, durante la prova finale non è consentita la consultazione del codice di procedura civile, salvo che la particolarità della domanda, a giudizio del docente, non lo renda opportuno. L’esame mira a valutare il raggiungimento degli obiettivi didattici. In particolare: a) Lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito piena padronanza della materia, testimoniando una comprensione del diritto processuale civile che sappia spaziare dalla descrizione degli argomenti riportati nel programma all’analisi critica degli stessi. b) Lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di procedere ad una esposizione coordinata e ragionata degli snodi che caratterizzano la progressione processuale e di saper interpretare le disposizioni del codice di procedura civile. c) Lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito capacità di argomentazione sistematica che - anche a partire dai principi generali - conduca all’individuazione ragionata di soluzioni operative.
OBIETTIVI DELLA PROVA In riferimento alla votazione verranno assegnati al massimo 10 punti per ogni obiettivo verificato di cui ai punti a, b e c. Ai fini del superamento dell’esame è richiesto un punteggio minimo pari a 6 punti ad obiettivo. La lode verrà assegnata nel caso in cui lo studente: a) acquisisca il punteggio massimo assegnato a tutti gli obiettivi b) dimostri piena autonomia nel condurre il colloquio orale c) evidenzi un marcato spirito critico e la capacità di applicare la prospettiva teorica a casi concreti.
CONOSCENZE E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE RICHIESTE • Lo studente al termine del corso acquisirà piena conoscenza del diritto processuale civile • La conoscenza consentirà allo studente di maturare spirito critico ed autonomia di giudizio verso le soluzioni normative prospettate in materia dal legislatore, dalla dottrina e dalla giurisprudenza. • Lo studente acquisirà la capacità di intraprendere percorsi di ricerca autonomi, volti all’individuazione di soluzioni operative originali, anche in prospettiva de iure condendo. • Lo studente sarà in grado di affrontare e risolvere le questioni controverse, poste dalla teoria e dalla prassi, sulla base di una ricostruzione organica del sistema, con particolare attenzione ai principi generali e ai problemi posti dall’esigenza di un loro bilanciamento.
COMPETENZE RICHIESTE Lo studente svilupperà la capacità di comprendere le ragioni poste al fondo delle scelte legislative operate in materia di processo civile nella sua applicazione ai vari rami dell’ordinamento processuale. Le conoscenze acquisite dovranno, inoltre, permettere allo studente di comprendere le soluzioni prospettate in materia di processo civile dalla giurisprudenza costituzionale, di legittimità e di merito. Questa conoscenza della materia consentirà allo studente di trasportare sul piano pratico il proprio sapere per confrontarsi con fattispecie concrete, cogliendone tutte le implicazioni e le peculiarità.
BIBLIOGRAFIA Balena. Istituzioni di diritto processuale civile, vol I, II,III, Ultima edizione
(testi)
G. BALENA, ISTITUZIONI DI DIRITTO PROCESSUALE CIVILE, EDITORE CACUCCI DI BARI, VOL. I, II E III 2011. Sono imprescindibile premessa per la preparazione dell'esame di profitto lo studio e la consultazione costanti di un testo aggiornato della Costituzione e del codice di procedura civile, nonché delle principali normative complementari.
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