Docente
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ROSSI PAOLA
(programma)
Il diritto tributario comunitario ha una grande importanza "prevale su quello nazionale", per cui eventuali norme in contrasto con le direttive della comunità europea devono essere disapplicate dal Giudice nazionale. I principali obiettivi prefissati dal Trattato di Roma sono: 1) l’Istituzione di un mercato interno (o unico); 2) creazione dell’Unione economica e monetaria. Per il perseguimento di questi obiettivi bisogna avere: - libertà di movimento delle persone, delle merci, dei servizi e del capitale, al di là delle proprie frontiere; - abolire ogni vincolo qualitativo e quantitativo; - coordinare le leggi nazionali in modo da evitare che le disparità fra le legislazioni possono divenire di ostacolo al funzionamento del mercato comune. Per la creazione del mercato interno sono fondamentali: 1. la concorrenza non distorsiva; 2. la realizzazione di una politica commerciale; 3. l’armonizzazione dei sistemi impositivi vigenti; 4. il coordinamento della politica fiscale che si aggiunge a quella commerciale, la leva fiscale potrebbe provocare una distorsione nella scelta delle zone in cui investire.
La politica fiscale nell'Unione europea (UE) è costituita da due componenti: la fiscalità diretta, che rimane di competenza esclusiva degli Stati membri, e la fiscalità indiretta, che interessa la libera circolazione delle merci e la libera prestazione dei servizi. In materia di fiscalità diretta, gli Stati membri hanno adottato misure che consentono di evitare l'evasione fiscale e le doppie imposizioni. La politica fiscale fa sì che la concorrenza tra gli Stati membri nell'ambito del mercato interno non sia falsata da disparità di aliquote e di regimi d'imposizione a livello della fiscalità indiretta. Sono state inoltre introdotte misure intese ad evitare eventuali effetti negativi della concorrenza fiscale quando le imprese effettuano trasferimenti tra gli Stati membri dell'Unione europea.
(testi)
Boria, Diritto tributario europeo, 2010, Giuffre
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